Conosci le cattive abitudini?
Sono quelle che si mettono fra te ed i tuoi obiettivi. Sono quella vocina che sotto sotto ti dice, ma si dai, hai SEMPRE fatto così… Quelle che ti lasciano nella tua comfort zone, se così si può dire.
Sai cos’è più stupido del non far nulla per cambiare la propria vita?! Ripetere gli stessi errori aspettandosi risultati diversi.
Qualche giorno fa ho ricevuto una mail da Andrea Giuliodori, l’autore di Efficacemente, che parlava proprio di una strategia applicata da Google per migliorare le cattive abitudini dei suoi dipendenti.
Mi è sembrato un’esperimento talmente geniale nella sua banalità che ho pensato di riproporti parte del testo qui sotto.
Parla di M&Ms, addiction e barattoli a prova di ingegneri.
Conosci le M&M’s? Hai presente? Sì, esatto, sono quei confetti colorati pieni di cioccolato. Proprio loro.
Fino a qualche mese fa, nell’ufficio londinese di Google, tenevano una ciotola stracolma di M&M’s in ogni sala riunioni.
Questa ciotola stracolma, in media, durava circa un giorno.
[Situazione familiare, eh?]
Il Team di Office Management, preoccupato, non tanto per i costi, ma per il colesterolo e la glicemia dei Googlers, un paio di mesi fa ha deciso di intraprendere un piccolo esperimento di scienze comportamentali.
Visto che non potevano toglierle del tutto, per disincentivarne l’uso, hanno fatto una semplice modifica alle ciotole di M&M’s che ha ridotto il consumo dei confetti di cioccolato dell’85%.
Immagino che ti starai chiedendo “Che cavolo si sono inventati questi per ottenere un risultato così drastico!?”
▪️ Hanno per caso messo delle foto di persone obese, stile pacchetti di sigarette?
▪️ Hanno fatto scattare una piccola scossa elettrica ogni volta che un ingegnere mangiava un confetto?
▪️ Hanno ridipinto le M&M’s di colori a cui associamo disgusto?
No, nulla di tutto ciò.
Il Team di Office Management ha semplicemente sostituito le ciotole con dei contenitori con il coperchio.
Cioè, ti rendi conto?! Hanno ridotto il consumo delle M&Ms di un 85% solo con un coperchio…
Se un’attività che compiamo in maniera automatica, per essere completata, ci richiede anche solo un piccolo sforzo o qualche secondo in più di quanto eravamo abituati a fare, la probabilità di completarla cala drasticamente.
Ecco allora che gli ingegneri di Google, abituati ad ingurgitare M&M’s senza neanche pensarci, improvvisamente, hanno iniziato a consumarne molto meno per via della scocciatura di dover aprire un semplice coperchio.
Cosa ci insegna questo esperimento?
Due cose molto interessanti…
🔹 Se vuoi sbarazzarti di una cattiva abitudine, impara a renderla più COMPLICATA.
Mangi troppi dolci? Mettili nella credenza più alta della tua cucina.
Fumi troppe sigarette? Metti un pezzetto di scotch sull’apertura del pacchetto.
Usi eccessivamente alcune app del tuo smartphone? Disinstallale ogni volta che finisci di usarle.
🔹 Se vuoi instaurare una buona abitudine, impara a renderla più SEMPLICE.
Vuoi andare a correre al mattino appena sveglio? Prepara tutta l’attrezzatura la sera prima.
Vuoi leggere di più? Prova ad ascoltare degli audiolibri.
Vuoi mangiare più sano? Prepara i pasti in anticipo, magari cucinando la domenica per l’intera settimana.
Insomma, spesso pensiamo che sia tutta colpa della mancanza di volontà mentre sottovalutiamo il potere dei piccoli cambiamenti.
Spero che la mail di Andrea e l’esperimento delle M&M’s ti abbia aiutato a prenderne consapevolezza.
Mentre corri a comprare lucchetti per le credenze di casa, ti auguro una buona serata.
A presto,
Alessandra.