La dieta ideale: trucchi, consigli e principi.

 

Oggi parliamo della dieta ideale: quella che vi farà perdere 3 Kg di grasso in poche settimane (nelle zone più ostinate), quella potrete seguire facilmente, senza alcun tipo di sacrificio e che va bene praticamente per tutti.

Poi parleremo anche di come raggiungere il pentolone d’oro dei Lepricani alla base dell’arcobaleno. 🦄🦄🦄

Dai su, ma che davvero pensavi parlassi della dieta ideale?

Ale, ma sul serio ci hai illuso così?! 😱 Cioè… io sono 3 giorni che aspetto questo articolo!!  Beh, dopo la colazione ideale, il pranzo ideale e tutto il contorno, ci poteva pure stare. No?

Comunque, visto che l’estate si avvicina, ok la dieta ideale no ma, “in linea di massima”, non potresti darci qualche consiglio?

Ovviamente miei cari.

In fondo potrei fare come la signora Pina.

La signora Pina è colei che ha consigliato alla vicina di casa di mangiare un POMPELMO prima di ogni pasto.

Brucia i grassi giusto?

Così è se vi pare, direbbe qualcuno…peccato che il pompelmo interferisca con il 70% dei farmaci in circolazione.

La sostanza incriminata sarebbe la naringina. Questa molecola riduce l’attività di diversi enzimi epatici utilizzati dall’organismo per metabolizzare alcuni farmaci. Il succo di pompelmo potrebbe, quindi, potenziarne gli effetti collaterali, portare a sovradosaggio o addirittura inibirne le funzioni.

A quali farmaci faccio riferimento? Mah nulla di che… 🙄 solo antiaritmici, ansiolitici, antistaminici, anticoagulanti, chemioterapici, antivirali, corticosteroidi e anticoncezionali.

La signora Pina poi è la stessa che, qualche mese fa, ha consigliato – sempre alla sua vicina di casa, ipotiroidea, dei PREPARATI PROTEICI favolosi che pubblicizzava una sua conoscente su “feisbuc”, ideali per sostituire il pasto o la colazione e per riattivare il metabolismo.

Peccato che i preparati in questione contenessero proteine della soia. Peccato anche che la signora in questione stesse assumendo levotiroxina – principio attivo comunemente noto come Eutirox.💊

Davvero un peccato che la signora Pina non sapesse che le proteine della soia interferissero con il farmaco in questione. Soprattutto se prese in prossimità dell’assunzione.

Comunque, non contenta, visto che i beveroni non avevano sortito alcun effetto sulla vicina di casa (anzi), la signora Pina suggerì infine la dieta di cui aveva letto sul giornale: la famosa dieta IPERPROTEICA.

In fondo sono i carboidrati che fanno ingrassare no? 😎

Così la signora Pina passò alla sua vicina di casa il foglietto con l’esempio di menù giornaliero che aveva staccato dal giornale e si era conservata in vista delle vacanze estive… Unfortunately, la vicina di casa era affetta da insufficienza renale di grado severo e più che al mare, finì in dialisi.

Ma quindi le proteine fanno male?

Dipende.

In soggetti con danni renali, se in eccesso, sicuramente.

Un pò scoraggiata dagli insuccessi, ma convinta del suo sapere in questione di diete, la signora Pina si decise così a diffondere, tra le amiche del centro sociale, la perla di sapere, a suo dire, più innocua ma efficace del mondo: mangia TANTE VERDURE e TUTTO INTEGRALE.

Sfortuna volle che tra le amiche della signora Pina ci fosse la signora Genoveffa: allergica al nichel e con una patologia infiammatoria intestinale importante.

La conclusione la immaginate…

Potrei fare mille altri esempi ma il punto è: in questo campo, la frase “in linea di massima” non esiste.

Quello che va bene per tutti non va bene per nessuno.

Diffidate dalle diete preimpostate, dalle diete lampo, da quelle lette sui giornali o dai consigli elargiti dagli esperti del benessere improvvisati.

Con la salute non si scherza. 😬

Buon week end

Alessandra

 

Dieta, calorie & errori valutazionali

 

Contare le calorie non mi piace, più che le calorie dovremmo guardare i macronutrienti e le etichette.

Ricordi il primo articolo che ho scritto?

L’ho detto, lo sottoscrivo e lo ripeto.

Oggi però si parla proprio di calorie, di quelle nascoste in alimenti che proprio non ti aspetti, di quelle che, a tua insaputa, colmano il gap necessario alla perdita di peso.

Perché sì…, è importante scegliere i macronutrienti giusti, tuttavia, non bisogna dimenticare che tutti i macronutrienti apportano energia.

Come vi dissi già, siamo tutti d’accordo che 1000 Kcal di zucchero (anche se di canna, integrale, minerale, bio o della barbabietola light) non sono come 1000 Kcal di fiorentina (non me ne vogliano i vegani); ma 1000 Kcal sono 1000 Kcal.

Tornando a noi, sapete come è nato questo articolo? Ora ve lo spiego.

Mi hanno regalato un cioccolatino, uno di quelli con la carta argentata le stelline e le frasi carine dentro, avete presente? Ok.

Un po’ per formalità, un po’ perché pareva brutto, l’ho mangiato.

Il tutto senza gioia né soddisfazione, perché a me questo tipo di cioccolatini, insieme a quelli con la ciliegia ed il liquore dentro (prendete nota), non piacciono.

Beh! Sapete quante calorie ci sono in quei 15 grammi di cioccolata e nocciole?! Tante, troppe: 82,5 Kcal Signori.

Non sperate di salvarvi con il fondente, ne ha solo un paio in meno.

Visto che le calorie si vanno nascondendo in tanti alimenti più o meno innocui, il punto è proprio quello di prendere coscienza di quali siano questi alimenti e capire quali potrebbero essere gli errori che bloccano il nostro dimagrimento.

Il più grande nemico della conoscenza non è l’ignoranza, è l’illusione della conoscenza.
(Daniel J. Boorstin)

📌 Cioccolatini

  • Calorie stimate: 40 Kcal a cioccolatino.
  • Calorie effettive: 50/90 Kcal.

Prima di mangiare un cioccolatino, per formalità o noia, che almeno ne valga la pena!!!

📌 Olive

  • Calorie stimate: Nessuna. Non sono verdura?
  • Calorie effettive: 70 Kcal ogni 10 pz

Starai sgranando gli occhi ma… pensaci bene, dalle olive si ricava l’olio.

📌 Yogurt con anelli di cioccolato

Dai Ale, ma è uno yogurt!! Quante calorie avrà?!

  • Calorie stimate: 80/100 Kcal a vasetto
  • Calorie effettive: 230 Kcal.

Fate attenzione allo yogurt che scegliete dal banco frigo: tra uno yogurt bianco magro ed uno cremoso alla nocciola potrebbe esserci un abisso.

📌 Mais

  • Calorie stimate: Nessuna. Non sono decorazioni carine per dare colore all’insalata?
  • Calorie effettive: 365 Kcal/100g

Ebbene sì. Il mais non è verdura ma è un carboidrato ed ha le stesse Kcal/valori nutrizionali di pasta e pane. Tienilo in considerazione la prossima volta che lo aggiungi a cuor leggero.

📌 Sushi

  • Calorie stimate: Va bè, è riso e pesce… quante calorie saranno 100 per un piattino?
  • Calorie effettive: 50 Kcal, a roll. Il tempura arriva anche ad 80 Kcal per pezzo.

Se la matematica non è un’opinione in ogni piattino (6 roll circa) troviamo dalle 300 alle 400 Kcal.

📌 Piselli

  • Calorie stimate: 25 al massimo ogni 100 g. Non sono verdura?
  • Calorie effettive: 80 Kcal per 100 g

Non sono verdura. Ripeto. I piselli non sono verdura.

I piselli fanno parte della categoria dei legumi e, se dobbiamo dirla tutta, tra tutti sono i più ricchi di carboidrati.

📌 Patate

  • Calorie stimate: Mah, trascurabili. Non sono verdura?
  • Calorie effettive: 80 Kcal /100 g.

Buone le patate eh?

Guess what? Non sono verdura, il che vuol dire che non puoi farne un uso indiscriminato. Utilizzale con parsimonia, ma soprattutto in sostituzione di pasta o pane.

📌 Pizza margherita al piatto

  • Calorie stimate: 400 Kcal
  • Calorie effettive: 850 Kcal

Una 4 formaggi arriva alle 1100 Kcal circa.

Ale ma stai scherzando??? La pizza è così comoda quando si va di fretta… Non può essere dai… 😥

📌 Mc Flurry

Il Mc Flurry è quella specie di yogurt gelato di McDonald in cui si possono mettere smarties e roba varia.

  • Calorie stimate: 180/200 Kcal a vasetto
  • Calorie effettive: 400 Kcal

Se non mi credi ecco il link dei valori nutrizionali disponibile sul sito.👈

📌 Cocktail

Sabato sera.. aperitivo, pizza, dolcetto e poi che fai un drink non lo prendi?

  • Calorie stimate: 150 Kcal per cocktail
  • Calorie effettive: dalle 80 Kcal dello Spritz alle 360 Kcal del White Russian.

Ricordati l’articolo sui cocktail diet-friendly? Se la tua serata è stata già abbastanza impegnativa in termini calorici, ti consiglio di buttarci un occhio.

Non ho citato tantissimi altri possibili errori di valutazione: carbonara, hamburgher, caesar salad… ecc ecc ecc, magari ne parleremo la prossima volta. Se hai qualche curiosità in particolare scrivila nei commenti.

Spesso abbiamo un’errata percezione della quantità di calorie assunte giornalmente.

Secondo i dati emersi da una ricerca sperimentale dell’Office for National Statistics, per questi “piccoli” errori di valutazione si arrivano ad assumere quasi 1000 Kcal in più al giorno.

Il punto è: non vanificare tutti i tuoi sforzi per semplice superficialità, se vuoi fare qualche bello sgarro, che almeno sia consapevole. 😌

Buon Lunedì,

Alessandra

Vuoi bruciare più calorie? Ecco 4 strategie (alternative).

 

Ad un anno esatto dalla pubblicazione del mio primo articolo 🙈, nel post di oggi si continua a parlare di calorie.

Come scrissi un anno fa, “le calorie non sono piccoli esseri che vivono nell’armadio e restringono gli abiti”. Secondo la definizione fisica la caloria è l’unità di misura della quantità di calore, simbolo cal, pari a quella necessaria per innalzare la temperatura di 1 g di acqua distillata da 14,5 a 15,5 °C.

Il corpo umano non può né creare né distruggere l’energia ma solo trasformarla.

Alla luce di questo, dando per scontato che il miglior modo per bruciare calorie e perder peso è quello di fare attività fisica e mangiare in modo corretto; oggi vedremo una serie di particolari strategie per bruciare di più.

Chiudere i barattoli in maniera ermetica e sudare 7 camice per aprirli? Dimmi un po’ Ale, di cosa si tratta?

  1. Esponiti al freddo

Uscire in canotta quando fuori girano anche i pinguini potrebbe aiutarti ad aumentare il tasso metabolico attraverso la stimolazione del tessuto adiposo bruno.

Hey hey hey, frena un attimo. Visto che devo rischiare di prendermi una broncopolmonite vorrei vederci chiaro… Che sarebbe questo tessuto adiposo bruno??

Ebbene, a differenza del tessuto adiposo bianco, quello che è tristemente famoso con il nome generico di “ciccia”, il grasso bruno non è nato per produrre energia ma calore.

La sua funzione principale è quella di mantenere la temperatura basale costante, facendoci disperdere, con il calore, le calorie.

Alcuni studi fatti sull’uomo hanno dimostrato come l’esposizione cronica al freddo possa aumentare in modo significativo il numero delle calorie bruciate. Il tutto in base alla quantità di grasso bruno che abbiamo nel nostro corpo.

Basterebbe un’esposizione continuativa di sole 2 ore al giorno a 17°C per bruciare una media di 164 Kcal in più al giorno.

Per ottenere questi benefici non è necessaria l’ibernazione; basterebbe abbassare leggermente la temperatura nelle nostre case, farsi qualche doccia fredda e non coprirsi troppo.

2. Mastica una chewingum.

Masticare una gomma, non solo aiuterebbe a sentirsi più sazi ma sembrerebbe accelerare anche il nostro metabolismo.

Gli studi ce lo confermano: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25794237.

Al fine di ottenere questi effetti benefici sul metabolismo, assicurati però di scegliere una gomma senza zucchero per proteggere i denti dalle temibili carie.

3. Dona il sangue.

Chi lo avrebbe mai detto?

Quando doniamo il sangue, il nostro corpo utilizza energia per sintetizzare nuove proteine, globuli rossi ed altri componenti del sangue per sostituire ciò che è stato perso.

Secondo i ricercatori dell’Università della California, donare una sacca di sangue ci costerebbe addirittura quasi 600 kcal.

Se non lo facciamo per le calorie potremmo sempre farlo per aiutare gli altri e diventare i supereroi di qualcuno.

4. Ridi!!

Dicono che ridere sia la migliore medicina. Anche la branca della dietologia ce lo conferma.

Secondo uno studio del 2014, ridere di gusto durante un film comico farebbe incrementare il nostro metabolismo fino ad un 10-20%.

Anche se non sono grandi cifre quelle di cui stiamo parlando, ridere e mostrarci positivi nei confronti della vita, ci renderà sicuramente più felici e più in salute. Non credete?

Se tutti lo facessero anche solo una volta al giorno, regalare un sorriso, immagina che incredibile contagio di buon umore si espanderebbe sulla terra.
(Marc Levy)

Ed oggi? Quale strategia adotteremo per bruciare di più?

(Se scegliete la prima vi piace vincere facile e non vale, ve lo dico.)

Visto che ormai è un anno che mi sopportate (grazie ❣️) ve lo continuo a dire…

A presto,

Alessandra

Dieta e bilancia: ecco perché dovresti smettere di pesarti.

 

Ogni mattina una persona si sveglia, sale sulla bilancia e sa che il suo umore sarà condizionato da quel numero.

Qualcuno esulterà trionfante mentre altri, con le lacrime agli occhi, inizieranno a puntare tutto sulla simpatia.

Spesso, chi vuole perdere peso, tende ad avere un rapporto difficile con la propria bilancia: si pesa ogni giorno (se non addirittura più volte al giorno), gongola per aver perso 500 gr o cade in depressione per avere messo su 1 kg, senza poi effettivamente capire da cosa sia dipesa questa variazione. 

Prima di salire sulla bilancia dovremmo quindi farci un paio di domande:

🔺 Ho fatto qualche all you can eat recentemente?

🔺 Potrei aver migliorato la mia massa muscolare?

🔺 Il mio intestino è regolare?

🔺 Ho bevuto abbastanza acqua ieri?

🔺 Ho bevuto alcool?

🔺 Sono in compagnia di un virus intestinale?

🔺 Sono stressato?

🔺 (Per le donne) Sono in prossimità del ciclo?

È importante rendersi conto che non si dimagrisce e non si ingrassa da un giorno all’altro. 

 Repetita iuvant

Per lo stesso motivo, per tutelare la nostra salute mentale, è bene sapere che ci sono fin troppi fattori che potrebbero quotidianamente influenzare il nostro peso.

Vediamone insieme alcuni:

🔹GLICOGENO

Senza diventare troppo scientifici ed iniziare a parlare in modo strano, pensate al glicogeno come riserva energetica; la forma in cui i carboidrati vengono conservati nel fegato e nei muscoli.

N.B.Per ogni grammo di glicogeno immagazzinato il tuo corpo tratterrà 3 gr di acqua.

Si va be Ale, quindi? Spiegati meglio…

Questa semplice nota è alla base del (temporaneo) successo di tante diete no-carb.

Quando dalla nostra dieta togliamo i carboidrati, ecco che il corpo dovrà attingere alle riserve di glicogeno per ricavare energia. Via il glicogeno, via l’acqua. Ecco spiegate le rapide variazioni di peso.

Sfortunatamente il discorso vale anche al contrario.

Non appena reintrodurrete i carboidrati nella vostra dieta, le scorte di glicogeno saranno nuovamente saturate e per ogni grammo di glicogeno tratterrete anche acqua. 

“Nel corso degli ultimi 15 giorni sono stato a dieta.”

 “Quanto hai perso?” 

15 giorni.
(Mark Twain)

🔹SALE

Proprio come il glicogeno, anche il sodio, trattiene acqua.

Ecco perché pesarsi, se ieri sera avete mangiato pizza o sushi con quantità abnormi di salsa di soia, potrebbe non essere una grande idea.

🔹IDRATAZIONE E SUDORAZIONE

Ripetete con me:

  • “Disidratarsi non vuol dire dimagrire.”
  • “Catabolizzare massa muscolare non vuol dire dimagrire.”

Dovremmo riferirlo alla Signora Gina, felice sulla bilancia per aver perso 500 gr in mezz’ora dopo aver fatto spinning, oppure alla Signora Veronica, che in soli 5 giorni di virus intestinale ha perso 2 Kg oppure, ancora, la signora Tina che annovera fra le diete di successo fatte il ricovero di un mese in ospedale.

Considerando che alcuni maratoneti arrivano a perdere fino a 5 Kg durante una competizione, direi che i cambiamenti di peso determinati da particolari condizioni climatiche, fisiologiche, patologiche e/o competizioni atletiche non sono da ritenersi affidabili ai fini del dimagrimento.

“Dura lex, sed lex.”

Allo stesso modo, salire sulla bilancia dopo una notte da leoni a base di alcool potrebbe non fornirci valori attendibili. Perché?

L’alcool disidrata. Proprio come la caffeina. 🍸

Il mal di testa, una delle prime conseguenze della disidratazione, la mattina successiva alla notte brava, non arriva mica a caso… 😏😏

Coincidenze? Io non credo… 😁

🔹SBALZI ORMONALI

Ladies, questo è per voi!

In prossimità del ciclo, quel periodo in cui ci sentiamo estremamente instabili, gonfie, nervose ed incomprese come un libro sulla fisica quantistica… evitiamo di salire sulla bilancia.

La ritenzione idrica, fa da padrona. Aspettiamo qualche giorno ed evitiamo di stressarci inutilmente.

In linea di massima:

  • Pesati una volta la settimana, non ogni giorno.
  • Sali sulla bilancia sempre alla stessa ora, preferibilmente al mattino, prima di mangiare / bere e dopo essere andato in bagno.
  • Tieni in considerazione i tuoi vestiti, quanto hai stretto il buco della cintura, le tue energia e le buone abitudini che stai formando.
  • Piuttosto che il peso, prendi le circonferenze e valuta la % di massa grassa… ma, come ti dissi qualche tempo fa, lascia stare le bilance del supermercato a 49,90 € che fanno una “stima” della composizione corporea.

Perchè?

Hanno la stessa affidabilità del servizio AMORE + nome di LUI + nome di LEI al 48888, hai presente?

Prima di fare dei numeri la nostra ossessione, dovremmo capire che la salute è uno stile di vita più che una taglia. Dovremmo preoccuparci di mangiar bene, fare regolare esercizio fisico e sentirci bene con noi stessi… tutto il resto verrà da sé.

Buona giornata,

Alessandra

Se vuoi sapere chi sono, visita il mio sito o la mia pagina Facebook.

📌http://www.nutrizionistarenzi.it/

 

Dieta e ristorante: istruzioni per l’uso.

 

Chi lo ha detto che stare a dieta vuol dire rinunciare ad una cena fuori o alla vita sociale?

Oggi una preziosissima serie di consigli per fare i bravi, anche al ristorante.

  • Scegli con cura il ristorante

Sembrerà banale, ma il posto che sceglierai rispecchierà il cibo che mangerai. 🤗Potresti anche consultare il menù on line per evitare che l’odore del cibo nell’aria ti confonda troppo le idee.

  • Non uscire affamato

Ok, se vai al ristorante vai per mangiare, siamo d’accordo…  in ogni caso, sgranocchiare qualche verdura o mangiare una mela o uno yogurt prima di uscire farà sì che quando prenderete in mano il menù,  non saranno i morsi della fame a gestire il vostro ordine.

  • Bevi. Acqua.

Bere acqua prima di iniziare a mangiare è un ottimo modo per iniziare il pasto.

Uno studio svolto qualche anno fa ha mostrato che, chi beveva 500 ml di acqua mezz’ora prima del pasto, riusciva a mangiare meno e perdeva, rispetto al gruppo di controllo, fino al 44% in più in termini di peso.

Soprattutto poi se la scegliamo in sostituzione di bevande come la coca cola che contengono 35 gr di zucchero per lattina da 33 cl.

Se non avete idea a quanto corrispondano 35 grammi di zucchero, vi dico che una bustina di zucchero, di quelle che si usano al bar per zuccherare il caffè, normalmente ne contiene quattro o cinque grammi… fate voi i calcoli.

  • Interroga il cameriere

Perché, lo possiamo dire; mangiare etnico fa figo ma sapere quello che stai mangiando ancora di più.

Oltre a girare alla larga da termini come infarinato, cremoso, farcito, ripieno, croccante e glassato; considerando anche che sul menù potreste trovare dei nomi assurdi con ingredienti improbabili, nel dubbio, chiedi.

Domandare è lecito, rispondere è cortesia, mettere in crisi il cameriere è un attimo.

  • Nel dubbio, scegli le proteine.

Tra un piatto di pasta ed una grigliata di carne; meglio la carne.

Tra un piatto di pasta ed un’insalatona con la feta o formaggi magri; meglio l’insalatona.

Tra un piatto di pasta ed un pesce al forno; meglio il pesce.

Tra un piatto di pasta ed il fugu (meglio noto come pesce palla), piatto particolare della tradizione gastronomica giapponese; meglio le lasagne.

Attenzione infatti alle particolarità troppo particolari.

Non sottovalutate il pesce palla. Non sopravvalutate il cuoco.

Il fugu può infatti risultare letale se alcune parti tossiche del corpo non vengono adeguatamente rimosse. La sua vendita in Italia è proibita dal 1992 mentre è più facile reperirlo se siete in Giappone.

Se ve lo offrono in Italia, le alternative sono 2: o vi stanno prendendo in giro, oppure sono persone che si basano sul contrabbando. In entrambi i casi, meglio stare alla larga.

  • Ordina prima di tutti

Quante volte sei arrivato al momento dell’ordinazione con due scelte in testa?

“Allora, se gli altri ordinano pizza e birra mi prendo l’Hamburger con pancetta uova e doppia maionese, se prendono la grigliata faccio grigliata anche io… Si dai..  – Ragazzi voi che prendete?”

In situazioni sociali, le persone tendono inconsapevolmente ad imitarsi l’un l’altro.

“E’ molto pericoloso ascoltare. Se si sta ad ascoltare si può farsi convincere, e un uomo che si lascia convincere da un’argomentazione è una persona assolutamente irragionevole.” – Oscar Wilde

Proprio per questo motivo, fai la tua scelta ed assicurati di ordinare per primo.

  • Salse e condimenti? On the side.

Le salse ed i condimenti possono aggiungere molte calorie extra al vostro piatto.

Ad esempio, due cucchiai di salsa caesar per la vostra sanissima insalatona apporteranno un extra di 140 calorie con 16 grammi di lipidi omaggio.

Chiederle separate vi aiuterà a controllarne la quantità.

  • Sharing is caring.

Uno studio condotto su persone che hanno perso peso con successo (e non lo hanno ripreso), ha dimostrato che spesso, quando mangiavano fuori, ordinavano una mezza porzione o condividevano il piatto con qualcuno.

E ‘un modo semplice per ridurre le calorie, evitare rinunce e prevenire l’overeating.

  • L’eccezione conferma la regola. 

Non siamo perfetti (per fortuna, aggiungerei).

Ci saranno giorni in cui vorrai mangiare il tuo cibo preferito, per il puro gusto di mangiarlo, senza  preoccuparti se sia sano o meno.

Se durante la settimana hai seguito il tuo piano alimentare e non hai avuto sgarri particolari; ok, go for it! 

Un pizzico di flessibilità in più e di libertà mentale per almeno un pasto la settimana, ti aiuterà, nel lungo termine, a seguire meglio la dieta.

La scienza lo conferma.

Mangiare bene e sano senza particolari rinunce non è impossibile.

Stare a dieta non vuol dire dire “NO” a tutto, vuol dire trovare le giuste strategie per non privarsi di nulla. 😉

A presto.

Alessandra.

 

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Vuoi dimagrire? Devi mangiare di più!

 

Cos’è la prima cosa che facciamo quando ci mettiamo in testa di dimagrire?

Iniziamo a tagliare.

✔️ Via i carboidrati.

✔️ Via i grassi.

✔️ Via gli zuccheri.

✔️ Via gli spuntini.

✔️ Via la nonna.

Va be Ale scusa…se per dimagrire 2 Kg al mese bisogna tagliare 500 Kcal al giorno. Per bruciare un Kg di grasso si devono bruciare 7000 Kcal. 6×7: 42, più due 44, io per non sbagliare taglio 1000 Kcal al giorno, ancora meglio no?

Non proprio.

Il rischio è quello di danneggiare il tuo metabolismo.

Il problema è lo stesso delle diete lampo. Ricordi l’articolo?

Ok, non mangerai solo carote ma saltare la colazione, mangiare una galletta a pranzo ed una scatoletta di tonno a cena, non migliora di molto le cose.

Alcuni ricercatori hanno pubblicato uno studio sul New England Journal of Medicine: dopo aver seguito alcuni uomini e donne che avevano perso peso attraverso una dieta molto drastica, essi hanno scoperto che i tassi metabolici dei partecipanti ed i loro livelli ormonali erano a terra. Questo anche dopo un anno dal raggiungimento dell’obiettivo.  😱

Ed ecco che la frase: “Si, ho fatto la dieta, fantastica, ho perso 20 Kg in un mese. Però poi ho smesso e li ho ripresi tutti. Con gli interessi.”, risuona spesso fra i dieters incalliti.

Oppure “Non mangio niente eppure non dimagrisco.” Suona familiare?

Spesso ci dimentichiamo che tutti, anche chi pensa di avere un metabolismo morto, abbiamo un tasso metabolico a riposo; ovvero, un dispendio calorico giornaliero dato dall’energia che i nostri corpi bruciano per respirare, pensare, far battere il cuore. E con far battere il cuore non intendo innamoramenti o robe del genere in stile S. Valentino. 😏

Se il nostro apporto calorico è inferiore al nostro metabolismo basale, che varia dalle 1.200  alle 1500 Kcal per la maggior parte delle donne, e tra le 1500 e 2000 per gli uomini, ecco che il corpo è costretto ad adattarsi ad un tasso metabolico più basso. Praticamente si gioca al ribasso.

Meno dai, meno il corpo brucia.

In questo modo, perdere peso diventa terribilmente difficile mentre, riprenderlo, ahimè, terribilmente facile.

Dura lex. Sed lex.

Cosa fare?

👉Valuta il tuo metabolismo basale. Puoi calcolarlo qui.

Prendi per vero (ma con le pinze – è pur sempre una stima teorica) il primo risultato, ottenuto con la formula di Harris & Benedict.

Se ne hai la possibilità effettua una BIA (analisi bioimpedenziometrica) o una DEXA, sarà sicuramente più affidabile.

👉Valuta quante calorie assumi ogni giorno facendo un diario alimentare. Puoi aiutarti con MyfitnessPal, Fat secret, my net diary ecc ecc.

Se effettivamente ti ritrovi in questa condizione, l’unica soluzione, per quanto possa sembrarti assurdo è mangiare di più.

Scegli cibi più semplici e ricchi di nutrienti, tra cui frutta, verdura, cereali integrali, noci, proteine e legumi.

Inizia aumentando l’assunzione di cibo ogni giorno da 200 a 300 calorie. Questo potrebbe significare mangiare uno spuntino extra al giorno, niente di impossibile. Vedi come risponde il tuo corpo.

Ricorda sempre che l’obiettivo non dovrebbe essere quello di veder scendere la bilancia – quello che perdo perdo, basta che perdo.

L’obiettivo dovrebbe essere sempre quello di preservare la massa magra, potenziare il metabolismo e perseguire il benessere.

Tutto il resto verrà da sé.

Ad maiora.

Buona Domenica

Alessandra.

 

 

 

 

 

 

La bilancia non scende più? Ecco perché.

 

Senti Ale, sono due settimane che la bilancia è lì. Ferma. Nessun segno di miglioramento. Eppure la dieta la seguo, in palestra ci vado.. Va bene che la pazienza è la virtù dei forti ma com’è possibile?! Sarà mica rotta la bilancia??

Dimmi un po’… ti sei mai trovato/a in una situazione simile?

Prima che arrivi alla famosa conclusione “Tanto è inutile!” (perché lo so che stai già pensando ai dolci di carnevale 😏) oggi proverò a spiegarti PERCHÉ hai smesso di perdere peso ed eventuali strategie per ripartire al meglio.

🔺Opzione n°1La tua composizione corporea sta cambiando.

Magari oltre alla dieta hai deciso anche di iscriverti (ed andare) in palestra, magari hai corretto degli errori alimentari o nel tuo piano di allenamento, magari sei tornato ad allenarti dopo tanto  tempo…

In questo caso, affidati allo specchio o alle circonferenze, lascia stare la bilancia.

🔺Opzione n°2Stai trattenendo acqua.

La perdita di peso non è un processo lineare. Se stai seguendo la dieta e stai continuando ad allenarti nel modo giusto non hai nulla di che preoccuparti.

La spiegazione a questo strano fenomeno sta nel fatto che le cellule adipose, dopo essersi svuotate dai trigliceridi si riempiono di acqua. In questo preciso momento non vedrai alcun cambiamento, né di forma, né di peso, né di aspetto fisico. L’unica soluzione è quella di pazientare. Quando eliminerai l’acqua ecco che le cellule adipose si ridurranno ed il cambiamento risulterà evidente.

Se sei una persona allenata e ti trovi in questa situazione, Lyle Mc Donald propone la tecnica Of Whooshes and Squishy Fat: nel giorno in cui privilegi un’alta dose di carboidrati, evita di bere troppo. In questo modo il corpo, ripristinando le scorte di glicogeno, spingerà acqua nel muscolo sottraendola ad altri distretti (come ad es. le cellule adipose).

D’altra parte, considerando che non abbiamo nessuno che ci corre dietro e che morire di sete mi sembra un po’ azzardato potremmo semplicemente aspettare serenamente il normale corso degli eventi. 🤗

La ritenzione idrica potrebbe avvenire anche in presenza di stress come fisiologica conseguenza di un aumento del cortisolo.

Una dieta non corretta, esercizio fisico strenuo, mancato recupero o stress fisiologici sono tutti fattori che potrebbero peggiorare questo stato.

Cosa fare quindi?

Se sei in palestra 10 giorni su 7 con 5 sessioni di weight training, 3 di HIIT e 4 di cardio…magari potresti prendere in considerazione l’idea di allenarti meno.

Se sei in costante regime ipocalorico inserisci dei pasti liberi. Valuta anche l’ipotesi di interrompere la dieta per un paio di settimane. Questo, oltre ad aiutarti da un punto di vista psicologico potrebbe migliorare il fisiologico adattamento alla dieta.

⚠️Nota che interrompere la dieta per un paio di settimane non vuol dire andare tutte le sere agli all you can eat o prendere parte alle sfide di Man VS Food; vuol dire tornare al tuo fabbisogno energetico, smettere di guardare le calorie o il grammo ed avere un approccio più rilassato verso il cibo.

Infine, rilassati ed affidati al processo. Vedrai che i risultati non tarderanno a mostrarsi.

🔺Opzione n°3Non stai seguendo la dieta.

La genetica? Quella terapia cortisonica fatta 7 anni fa? L’allineamento astrale? Le ossa grandi?

Dalle leggi della termodinamica non si scappa. Ok che una caloria non è una caloria ma, in linea generale, se il tuo obiettivo è perdere peso, devi bruciare più di quello che introduci.

Fortuna o sfortuna, vuole che il corpo sappia difendersi molto bene da questi deficit di energia adottando due strategie:

  • Ti farà sentire più affamato, cosicché mangerai dipiù.
  • Ti farà sentire più stanco, cosicché ti muoverai di meno.

Ed ecco che la spiegazione potrebbe nascondersi in tutte quelle frasi del tipo: “Oggi sono stanco salto l’allenamento”, “Fammi prendere l’ascensore che per le scale non ho la forza”, “Un cioccolatino in più che vuoi che sia!”, “Sushi stasera? Va bene dai tanto poi domani vado in palestra… [Domani]Oggi ho avuto un sacco da fare, torno in palestra Lunedì, giuro”.. ecc ecc

Inconsapevolmente stai mangiando di più, ma ti stai muovendo meno; ed ecco che l’arcano è stato svelato.

In questo caso ti potrebbe essere d’aiuto tenere un diario alimentare con cui tener d’occhio il tuo intake calorico. Delle app come Yazio o MyFitnessPal potrebbero aiutarti.

[Di Yazio te ne avevo già parlato qui, ricordi?]

Per darvi un’idea delle porzioni da inserire:

1 cucchiaio sono 10g;
1 cucchiaino sono 5g;
1 vasetto di yogurt sono 125g;
1 bicchiere di carta sono 200g;
1 frutto tendenzialmente pesa 150g;
2 pugni di pasta cruda sono circa 70g;
2 dita di formaggio stagionato sono circa 40g

 

Se ti ritrovi in uno di questi casi quindi, smettila di preoccuparti, adotta le giuste strategie e dai tempo al tempo

Ti lascio con una citazione… (bellissima tra l’altro 🙈).

A presto,

Alessandra

Che io possa avere la forza di cambiare le cose che posso cambiare, che io possa avere la pazienza di accettare le cose che non posso cambiare, che io possa avere soprattutto l’intelligenza di saperle distinguere.
– Tommaso Moro

Carboidrati a cena: fanno ingrassare?

 

Le pseudoscienze del “dicono” e diverse teorie dietetiche affermano che mangiare carboidrati dopo le ore 17.00 faccia ingrassare.

E se ti dicessi che non è cosi? Che mangiare un piatto di pasta alle 20.00 non solo non farebbe ingrassare ma potrebbe addirittura farti dimagrire? Come la mettiamo? 😏

Ma va là… Si sa che i carboidrati, dopo le 5 di pomeriggio fanno ingrassare! Perché è innegabile, verso sera il metabolismo rallenta, la necessità di zuccheri diminuisce e le calorie valgono il doppio. Poi è ovvio, durante la notte non si consuma nulla e si trasforma tutto in grasso. Poi dai, gli zuccheri bloccano anche il picco notturno di GH, l’ormone della crescita, quello che aiuta a dimagrire.. no? Ma chi ti ha dato la laurea!? Queste cose le sanno anche i bambini.. 😌

Oggi potrei sorprenderti. Anzi, io e Sofer potremmo sorprenderti.

Sofer Sigal è una ricercatrice che lavora presso la Facoltà di agricoltura, cibo e ambiente dell’Università di Gerusalemme.

Qualche anno fa, ispirandosi alle popolazioni musulmane durante il Ramadan, ha svolto uno studio in cui sono stati coinvolti 78 volontari (BMI>30), suddivisi in due gruppi. Entrambi i gruppi hanno seguito una dieta isocalorica con il 20% delle calorie da proteine, il 30-35% da grassi e il 45-50% da carboidrati.
Il gruppo sperimentale consumava i carboidrati prevalentemente a cena mentre il gruppo di controllo li consumava in maniera frazionata nei diversi pasti della giornata.

I risultati? Sorprendenti!

Dopo 6 mesi, i soggetti che avevano consumato i carboidrati la sera avevano perso più peso e grasso corporeomigliorato la glicemia a digiuno, l’insulino resistenza e riportato un minor senso di fame rispetto al gruppo di controllo.

Com’è possibile?! Ma allora tutta la storia che di notte si consuma meno e va tutto a grasso? Ma dimmi un po’…che pasta era? Avranno mica imbrogliato con la pasta zero calorie tipo gli Shirataki?! 

Per prima cosa, iniziamo dicendo che il dispendio energetico notturno è molto simile a quello diurno (soprattutto se stiamo tutto il giorno seduti dietro ad una scrivania).

Non sarà l’ora del giorno nella quale gli alimenti vengono consumati a determinare un aumento della massa grassa. Il bilancio energetico non viene calcolato ogni giorno a mezzanotte. Il corpo ragiona in termini di settimane valutando non tanto il timing di assunzione dei nutrienti quanto la loro quantità, qualità ed il livello di attività fisica svolta.

Se vi è un equilibrio di assunzione tra cibo e l’attività fisica costante, il peso corporeo rimarrà stabile.

Per quanto riguarda la minore sensazione di fame invece, la responsabile sarebbe la leptina. Il picco insulinico, conseguente all’ingestione serale di carboidrati, sembrerebbe infatti far aumentare, nelle 8 ore successive, la concentrazione di leptina circolante. Più leptina, meno fame, maggiore aderenza alla dieta. Easy.

Lo studio ha anche avvalorato l’esistenza di una correlazione inversa tra i livelli di insulina e i livelli di un altro ormone: l’adiponectina. Nel gruppo di controllo si avrà come conseguenza un miglioramento della sensibilità all’insulina ed una diminuzione dei  fattori di rischio infiammatori.

Last but not least, mangiare pasta di sera, oltre a renderci più felici, migliorerebbe anche il riposo notturno favorendo la produzione di melatonina, serotonina e contrastando il cortisolo, il famoso ormone dello stress.

Del rapporto cortisolo/dieta ne avevo già parlato in questo articolo pubblicato su Project Invictus. Se te lo sei perso ti consiglio di  buttarci un occhio. 😉

Si ma del GH che mi dici?

Fare attività fisica in modo blando (o non farla affatto), mangiare male, dormire poco e preoccuparsi di inibire il picco notturno del GH è un po’ come andare al McDonald’s, ordinare un Big Tasty, 2 McNuggets 1 Mc Flurry e preoccuparsi di scegliere la Coca zero. Perchè sai, sono a dieta..

Ok,è vero. Mangiare carboidrati la sera, in qualche modo, previene il  naturale rilascio dell’ormone della crescita, il famoso GH.

Anyway, dal mio punto di vista, credo semplicemente che il picco del GH, che avviene naturalmente durante la notte, non sia così significativo da condizionare in maniera determinante la nostra composizione corporea. Un migliore recupero muscolare ed un abbassamento dei livelli di cortisolo sarebbero senz’altro da preferire.

Quindi, concludendo… Da oggi pasta solo a cena?? Ni.

Come ormai avrete capito, gli assolutismi non mi piacciono. Il timing dei carboidrati dovrebbe dipendere principalmente da due cose: dall’individualità e dall’allenamento.

Se nel pomeriggio siete impegnati in attività importanti o dovete sostenere un esame all’università, chessò, anche uno “facile facile” tipo diritto commerciale, per dire..  considerando che gli zuccheri aumentano l’attività del sistema parasimpatico e danno sonnolenza, vi do un consiglio spassionato… decisamente meglio assumerli a cena!

D’altra parte, se non ritenete possibile sopravvivere senza pasta a pranzo, non rinunciateci. Non vorrei mai rendermi responsabile della vostra infelicità! 🤗

Per quanto riguarda l’attività sportiva invece, considerando che la sensibilità all’insulina rimane elevata fino a 2 h dopo l’allenamento, per ripristinare le scorte di glicogeno e favorire il recupero muscolare converrebbe assumerli as soon as possible. Se vi allenate al mattino assumeteli a pranzo, se vi allenate nel pomeriggio assumeteli a cena.

Ora, detto questo, le opzioni sono 3:

 

 

Buona Domenica,

Alessandra.

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La domanda più importante..

 

Tutti vogliamo sentirci bene. Vogliamo vivere una vita spensierata, felice e facile. Vogliamo innamorarci, avere relazioni da favola, principe azzurro e castello annessi. Vogliamo il fisico statuario. Vogliamo il look perfetto con la taglia perfetta e le curve al posto giusto. Vogliamo fare soldi, essere popolari, rispettati ed ammirati.

Sbaglio? Dai diciamocelo, chi non vorrebbe questo? E’ facile.

Se ti chiedessi “Cosa vuoi nella tua vita?” e tu mi rispondessi “Voglio essere felice, avere un lavoro e una famiglia”.. ti dirò, in realtà, non mi hai detto nulla.

Allo stesso modo, se ti chiedessi “Perché vuoi dimagrire?” E tu mi rispondessi “Perché il rischio cardiovascolare si abbassa.. le statistiche dicono, il medico dice… blablabla” non mi hai detto nulla. Niente di emozionale. Niente che conti davvero . Per te almeno.

Una domanda di gran lunga più interessante sarebbe questa:

“Cosa sei disposto a DARE per ottenere quello che vuoi?”

No aspetta, rimetti a posto il libretto degli assegni. 😉 Non parliamo di cose materiali, di soldi o del tipo pronto a vendersi il Molise per avere i biglietti del concerto dei Coldplay, no.

Mettiamola così:

“Cosa sei disposto a SOFFRIRE per ottenere quello che vuoi?”

Tutti vogliamo avere un lavoro incredibile e l’indipendenza finanziaria – ma potendo scegliere eviteremmo volentieri le settimane lavorative di 60 ore, le notti in bianco, i documenti antipatici, le scadenze e le gerarchie aziendali.

Tutti vogliamo relazioni da favola – ma se per l’happy ending dobbiamo fare il primo passo, affrontare conversazioni difficili o uno psicodramma emotivo in stile “Beautiful”, allora no, grazie.

Tutti vogliamo il fisico da top model – ma non tutti siamo disposti a seguire uno stile di vita sano, abbandonare la nutella, allenarci come si deve o semplicemente iscriverci in palestra.. che si sa.. con Ottobre ormai è quasi Natale, poi arriva Gennaio e facciamo che mi iscrivo direttamente dopo Pasqua.

Tutti nella vita vogliamo qualche cosa. E la vogliamo anche subito. Che il mondo va veloce e di aspettare non ci va nemmeno troppo. Vogliamo risultati immediati. Cerchiamo il miracolo, il genio della lampada o il piatto assorbi calorie, che, per la cronaca, esiste davvero… Forse vogliamo tutti l’uovo oggi piuttosto che la gallina domani. E nel frattempo dimentichiamo una cosa, quello che otterremo non è determinato tanto dai nostri desideri, ma dai sacrifici che siamo disposti a fare per ottenerli.

Nella vita non può essere tutto rose ed unicorni. Vogliamo mettere la bandiera in cima all’Everest, ma non sempre siamo disposti a fare la salita per arrivarci. Cerchiamo l’ascensore. 😅

Vogliamo la ricompensa ma non vogliamo faticare per ottenerla. Vogliamo cambiare stile di vita ma non vogliamo cambiare abitudini. Vogliamo la vittoria ma non la lotta.

Se giorno dopo giorno ci troviamo a voler qualcosa, mese dopo mese, anno dopo anno, ma non facciamo nulla; allora, forse, ci accontentiamo dell’idea.

Senti Ale, belle parole, bel tentativo ma, mi spiace, per me è no, come direbbe la Maionchi. Ci ho provato tante volte a fare questa benedetta dieta, sono a dieta permanentemente da almeno vent’anni… Credimi io cerco di perdere peso ma lui continua a trovarmi; ormai sono demotivata. Piuttosto, dove lo trovo il piatto che assorbe le calorie???

Si ma, il punto è: COME ci hai provato?

Per ottenere qualche cosa bisogna fare dei compromessi e sacrificare qualche aspetto della nostra vita. Sad truth, I know.

“Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettare risultati diversi.” – Einstein

Se non siamo effettivamente disposti a rinunciare a qualche cosa (alla TV, Facebook, al divano, al dolcetto dopo cena o agli all you can eat compulsivi) forse dovremmo rinunciare ai nostri obiettivi e accettare la vita che abbiamo adesso.

Una volta, al reparto di dietologia mi hanno detto: “Ale, se mai un giorno dovessi vedere che, nonostante tutto, una persona non perde peso, non è sbagliata la dieta; potrebbe anche essere che quella persona non è pronta a perdere peso. Non in quel momento.”

Ed è giusto cosi, (aggiungerei io). In alcuni momenti è inutile combattere contro la nostra psiche, fare mezzi sacrifici creandosi frustrazioni inutili ed illudersi che i risultati, prima o poi (forse più poi che prima), arriveranno. Se non sei pronto, aspetta.

Non si tratta dell’ultima rivisitazione di “No pain, No Gain”. Si tratta della componente più basica e semplice della nostra vita: “le nostre battaglie determinano il nostro successo”.

In più, se ci poniamo un obiettivo annuale, ma sotto sotto siamo i primi a non crederci, la nostra sarà solo fatica sprecata. Spesso, a demotivarci sono i nostri rimpianti e le cadute del passato. Ci dimentichiamo una cosa però, tutto dipende dal nostro stato mentale e dalla domanda più importante: “Fin dove sei disposto a spingerti?”

“Se pensi di essere sconfitto, lo sei.
Se pensi di non osare, non lo farai.
Se vuoi vincere, ma pensi che non ce la farai,
è quasi certo che non vincerai.
Se pensi che perderai, sei perso.
Perché fuori dal mondo capiamo che
il successo comincia con la volontà dell’individuo.
Tutto dipende dallo stato mentale.
Se pensi di essere un perdente, lo sei.
Per conoscere hai bisogno di te stesso per poter
vincere un premio.
La battaglia della vita non è sempre a favore
dell’uomo più forte o più veloce.
Ma prima o poi
chi vince è colui
che sa di potercela fare.” –Bruce Lee

Buona Domenica,

Alessandra

Dolcificanti: sicuri che siano meglio dello zucchero?

 

Oggi si parla di dolcificanti artificiali. Se siete a dieta vi consiglio vivamente di continuare la lettura..

Dovete sapere che da diverso tempo non utilizzo più lo zucchero. Né bianco né di canna né integrale né biologico né delle barbabietole del Timbuctù, niente. Tuttavia, tre mesetti fa circa, al supermercato mi sono lasciata tentare da una miscela liquida e trasparente a base di saccarina, acesualfame potassio e sodio ciclammato. Un dolcificante insomma.

Potevo dolcificare tutto. Magico!

Negli ultimi tempi comunque, nonostante l’appetibilità dei cibi fosse aumentata, ho anche notato un incremento esponenziale della fame.

Dopo aver dato la colpa al cambio di stagione, stress, ormoni, palestra, allineamento dei pianeti ho realizzato che, tutto sommato, nella mia alimentazione non avevo cambiato nulla, non avevo sicuramente incrementato di molto la mia massa muscolare e lo stress era pressoché costante.

Oggi si è accesa una lampadina.

Ma non sarà per caso che i dolcificanti fanno venire più fame ed invece che dimagrire, controllare il peso o rendere la vita più dolce ti ritrovi con 5 Kg in più? 🙇

Ebbene, qualche studio dice di si.

“Prendi una gioia. Ora posala che non è tua.”

Da alcune ricerche è emerso che, dopo soli 5 giorni, l’assunzione calorica in animali esposti a dolcificanti era aumentata di un 30%. In più, topolini cui era stato somministrato yogurt addolcito con saccarina (un particolare tipo di dolcificante) finivano per assumere nell’arco della giornata più calorie rispetto a quelli che lo avevano addolcito con il glucosio.

Sembra assurdo vero?

Ogni volta che mangiamo qualche cosa di dolce, il corpo si prepara ad assorbire i nutrienti con tutta una serie di adattamenti che arrivano fino alla secrezione ormonale. Tuttavia, quando la corrispondenza tra la dolcezza dell’alimento e il suo contenuto energetico viene a mancare, il cervello ricalibra la sensazione della fame e ci spinge ad assumere più calorie.

dolcificanti e fame

Inoltre, per completare il quadro, i dolcificanti artificiali, oltre a danneggiare in modo significativo il nostro microbiota (also known as: l’insieme dei microrganismi che vivono nel nostro intestino), diminuiscono anche i livelli di un ormone che, tra le altre cose, controlla il senso di sazietà: il GLP-1.

Alla lunga, tutto ciò potrebbe portare allo sviluppo di un’intolleranza al glucosio e far aumentare il rischio di insorgenza del diabete di tipo 2 – giusto perché di diabetici, sindromi metaboliche e donne affette da ovaio policistico ce ne sono poche. 😪

Quindi ricapitoliamo. Sei a dieta. Utilizzi il dolcificante. Hai più fame. Ti senti meno sazio. Mangi di più. Ingrassi. Ti disperi perché sei a dieta e la bilancia non scende. Vai a cercare alimenti dolci per consolarti… Un cane che si morde la coda insomma.

Ironia della sorte. Questi effetti negativi sono più pronunciati in animali ed in esseri umani geneticamente predisposti ad obesità e diabete. Ovvero, le stesse persone che più frequentemente ricorrono ai dolcificanti per controllare il peso.

Mai una gioia insomma.

La chiave di tutto è racchiusa in un parola: moderazione. Se pensate di trovare giovamento ( psicologico, soprattutto) dall’utilizzo dei dolcificanti artificiali per un determinato periodo di tempo per seguire un regime dietetico non troppo soft, utilizzateli. Se pensate di aver trovato un valido sostituto dello zucchero solo perché non ha calorie, alla luce di tutto quello che vi ho detto, il mio consiglio è di rivalutare l’importanza delle calorie nella vostra scala di priorità.

It’s not all about calories.

La questione dei dolcificanti artificiali è sicuramente complessa e negli anni andrà a chiarirsi sempre di più. Pertanto dobbiamo semplicemente inquadrarla per quello che è: uno dei mille fattori che interagiscono con la nostra salute e composizione corporea.

Anche qui, non è tutto oro quello che luccica. 

Have a sweet Sunday, 😉

Alessandra

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