Vuoi dimagrire? Evita questi 6 errori.

 

Parliamoci chiaro. Quando non si riesce a dimagrire, non esiste un unico responsabile. Mai.

Non ci sono diete miracolose, beveroni magici o scorciatoie per arrivare ad obiettivi salutari e duraturi.

Nel corso degli ultimi 15 giorni sono stato a dieta; quanto ho perso? 15 giorni.
[Mark Twain]

Visto però che la dieta, più che uno strumento di tortura cinese, dovrebbe essere uno stile di vita; se fino ad oggi non sei riuscito a perseguire i tuoi intenti, forse, anziché diventare respirariano (uomo che si ciba di sola aria), ti conviene controllare che tu non stia facendo uno di questi errori.

Se comprendi i veri motivi per cui non sei in grado di mantenere la coerenza e costanza, probabilmente, sbloccherai la tua capacità di far bene una volta per tutte.

 ⛔️ Non rendersi responsabile.

 Inutile incolpare, le feste, cene fuori, comunioni, pranzi, matrimoni o la dieta che abbiamo seguito al 30%.

Senza autocontrollo ci ritroviamo in balia degli eventi e dei nostri peggiori impulsi.

Alle persone non manca la forza, diceva Victor Hugo, manca la volontà.

Visto che la consapevolezza senza azione è inutile; in questo articolo tratto da Efficacemente, un blog di crescita personale, troverai 3 strategie per resistere alle tentazioni ed esercitare la tua forza di volontà.

Autocontrollo. 3 tecniche per sviluppare una volontà d’acciaio

⛔️ Personalizzare. 

Quando nel tuo piano alimentare trovi crocchette di quinoa e ceci con alga dulse o chips di cavolo nero al forno ma te parti alle 7 di mattina e torni alle 9 di sera; non meravigliarti se dopo una settimana butti tutto nel cestino… quinoa, cavolo nero e dieta.

In questo caso il problema non è nella forza di volontà quanto più nel non aver trovato uno stile alimentare adatto a te o alle tue esigenze.

Chiedi delle modifiche al tuo dietologo o nutrizionista, saprà di certo consigliarti al meglio.

⛔️ Tendere alla mummificazione. 

Quello che si beve è importante tanto quello che si mangia.

Considerando che il 75% di noi cammina in uno stato cronicamente disidratato ed in molti sopperiscono allo stimolo della sete mangiando… va da sé che una buona idratazione è fondamentale sotto molti punti di vista.

⛔️ Arenarsi sul divano. 

L’allenamento dovrebbe essere una pietra miliare alla base di ogni dimagrimento.

Muoversi a caso non è abbastanza: l’allenamento andrebbe personalizzato onde evitare problematiche muscolo-scheletriche e volto al miglioramento del tono muscolare.

Non dimenticare che incrementare la nostra massa muscolare vuol dire aumentare il nostro dispendio calorico quotidiano.

Ricordi l’articolo sulle diete lampo??

Inutile lamentarsi di un metabolismo “bloccato” quando non alziamo un dito per migliorare la nostra condizione. Inutile anche, dal mio punto di vista, cercare un dimagrimento quando la nostra massa muscolare è paragonabile a quella di un criceto.

⛔️ Abusare. 

Che le noci, mandorle e grassi buoni facciano bene per la nostra salute lo dicono tutti; lo dico anche io, ma vanno utilizzati con moderazione.

Non possiamo pensare di affogare l’insalata nell’olio di casa, mangiare un pugno di mandorle caramellate o 15 noci a colazione e confidare che anche la bilancia comprenderà le nostre buone intenzioni.

È vero che sono cibi sani, ricchi di vitamina E, omega 3 e acidi grassi buoni, ma abusarne non ci renderà magri.

In medio stat virtus, dicevano i saggi.

Visto che questo è un errore comune, fai attenzione alle quantità, soprattutto se dimagrire è in cima alla tua lista dei tuoi obiettivi.

 ⛔️ Ripetersi. 

Infine, devi in ​​qualche modo rendere questo tentativo diverso dall’ultima volta.

Comprendi i tuoi errori, fatti aiutare da uno specialista e cerca di non cadere nelle stesse trappole. 

“Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettarsi risultati diversi.”-  [Einstein]

Smettila di scaricare le tue responsabilità in mano ad altri, di considerare le ripetute su divano come un allenamento ed inizia a focalizzarti sul processo; rimarrai stupito di ciò che riuscirai a realizzare.

Ti auguro uno splendido 2018.

A presto,

Alessandra.

Sonno ed obesità: quale relazione?

 

Andare a letto presto può essere un’arma efficace per prevenire l’obesità, tanto per gli adulti quanto per i più piccoli.

Secondo alcuni scienziati, una sola notte senza sonno avrebbe sulla sensibilità insulinica gli stessi effetti di sei mesi di dieta a base di hamburger e patatine fritte (leggi – High Fat Diet).

Ricordi quando ti dicevo che la mancanza di sonno è annoverata fra le principali cause che ci portano ad ingrassare? Se come me hai la memoria di un pesce rosso puoi leggere qui. 😉

Non solo. Secondo uno studio condotto dall’Ohio State University di Columbus e pubblicato dal Journal of Pediatrics, i bambini che vanno a letto presto la sera hanno un rischio dimezzato di diventare obesi da grandi.

L’indagine ha preso in esame 977 bambini (tra i 4 anni e mezzo e i cinque) nati nel 1991 in dieci diverse aree degli Stati Uniti.

I risultati? Dopo 10 anni, dei bambini che andavano presto, solamente il 10% è diventato obeso durante l’adolescenza.

Di quelli che si coricavano fra le 20 e le 21 l’obesità ha interessato un 16% mentre fra quelli che andavano a letto dopo le 21 la percentuale di bimbi obesi è salita al 23%.

Quindi se metto il mio bambino a letto presto non diventerà obeso/a? Not really.

La ricerca non prova che andare a letto presto significhi non diventare obesi, ma che esiste un legame molto forte tra la mancanza di riposo e i disturbi alimentari. 

I bambini dovrebbero dormire almeno otto ore per notte. Tuttavia, secondo una recente ricerca sono sempre più numerosi quelli che cominciano troppo presto a fare le ore piccole, magari sulla scia delle abitudini dei più grandi. L’ora in cui i bambini vanno a letto è invece un fattore su cui i genitori hanno molta più influenza rispetto all’ora in cui i bambini si svegliano al mattino.

Questa cattiva abitudine potrebbe avere ripercussioni negative anche sulla capacità di attenzione e, in generale, sullo sviluppo cognitivo del bambino. Dai risultati di uno studio condotto su 8000 bambini dai nove mesi ai quattro anni di età, svolto da un istituto californiano indipendente di ricerca sul sonno e presentato al meeting annuale dell’Associated Professional Sleep Societes di San Antonio, (Texas), è emerso che andare a letto presto migliora non solo la qualità del riposo notturno ma favorisce anche l’apprendimento, le capacità di linguaggio e le abilità matematiche.

Quando possibile sarebbe anche bene evitare di accendere la tv o il computer la sera. Questi dispositivi elettronici, infatti, potrebbero ostacolare il rilassamento necessario al sonno stimolando eccessivamente il sistema nervoso del bimbo. Una valida alternativa può essere invece quella di invitare il piccolo a giocare o, a seconda dell’età, guardare o leggere dei libri.

Una buona abitudine che, unita a una dieta sana e a un regolare esercizio fisico, aiuterà a migliorare la vita del vostro bambino e a contenere l’epidemia di obesità infantile, che, ad oggi, coinvolge 12,7 milioni di bambini e adolescenti solo negli Stati Uniti!

La situazione in Italia non è di certo migliore…

“Il segreto del successo è scegliere le abitudini giuste e avere quel tanto di disciplina che serve per formarle.” – Keller.

I genitori non possono cambiare i loro geni, ma possono trasmettere buone abitudini ai loro figli, come ad esempio farli andare a letto presto, incoraggiarli a praticare sport e mangiare cibi salutari… Lo so, penserete: “più facile a dirsi che a farsi”.

Iniziamo con il provarci?

Buona Domenica,

Alessandra

 

 

 

366 of 366.

 

Eccoci qua al giorno 366. Da qualche tempo stavo pensando in quale modo, possibilmente non banale, avrei potuto augurarvi un buon 2017..

Ed ecco che l’ispirazione mi è stata offerta da uno dei libri di Robin Sharma che sto leggendo in questo periodo: “Il monaco che vendette la sua Ferrari”.

Ok che vuoi fare la splendida, ma Robin Sharma scrive libri di crescita personale. Che c’entra questo con la dieta, l’alimentazione e sul come perdere i 10 Kg presi durante le feste…?

Il paragrafo inizia cosi:

Supponiamo che uno dei miei obiettivi, non il più importante certo, sia buttar giù la pancia…

Si parla di un metodo semplice, pratico e funzionale strutturato in cinque tappe successive.

La faccenda si fa interessante vero? 🙂 Ti lascio alla lettura di questo brano. Ho tagliato alcune parti lasciando solo le più importanti e significative… Spero che possa fornirti un’arma in più per realizzare i tuoi propositi o, perlomeno, per aiutarti a buttar giù la pancia. 😀

  • Primo passo: Immagina il risultato.

Se puntavo a perdere peso, Julian mi consigliava, ogni mattina al risveglio, di immaginarmi snello e in forma, pieno di energia e di vitalità. Più questa immagine è netta, più efficace sarà il processo.

La mente, sosteneva, è un’incredibile miniera di energie ed il semplice fatto di immaginare il mio obiettivo avrebbe dato il “la” alla sua realizzazione.

  • Seconda tappa: Esercita una pressione positiva su te stesso.

Il motivo principale per cui la gente non mantiene le proprie decisioni è che cade facilmente nelle vecchie abitudini. Non sempre la pressione è una forza negativa: anzi, può stimolarti a raggiungere grandi mete. Spesso gli uomini compiono grandi imprese quando si trovano con le spalle al muro e sono costretti ad attingere alla fonte e alle potenzialità più nascoste.

Come posso esercitare una pressione positiva su me stesso?

Chiesi, pensando all’infinità di circostanze in cui avrei potuto applicare questo metodo, dall’alzarmi prima la mattina all’essere un padre più paziente e affettuoso.

Beh, i modi sono tanti, ma uno dei più efficaci è quello di formulare l’impegno di fronte ad altri. Dì a tutti quelli che conosci che hai deciso di perdere il peso in eccesso, o di scrivere il romanzo che hai mente da tempo, o di fare qualunque altra cosa tu ti proponga.

Una volta che avrai annunciato al mondo il tuo proposito, automaticamente intorno a te si determinerà una pressione positiva che ti aiuterà a realizzarlo, perché nessuno vuole apparire un fallito.

  • La terza tappa è semplicissima: Non formulare un proposta senza aver prima stabilito una tabella di marcia.

Per fissare un obiettivo devi associarlo ad una precisa scadenza.

È esattamente come quando devi preparare una causa: ti concentri sempre su quelle che il giudice ha programmato per l’indomani, e non su quelle di là da venire.

  • Punto quattro: verba volant, scripta manent.

Ricordati che un proposito che non sia stato messo per iscritto, resta vago e fluttuante. Esci a comprare un’agenda… Andrà benissimo anche una a buon mercato, di quelle con la spirale. Riempila di desideri, obiettivi ed aspirazioni. Impara conoscerti e a capire cosa vuoi.

Non mi conosco già?”

La maggior parte le persone non si conosce. Non investono tempo per valutare le loro forze, le loro debolezze, le loro speranze ed i loro sogni.

Dopo aver visualizzato bene il risultato, creato la pressione positiva, fissato una scadenza e preso l’impegno per iscritto, il passo conclusivo è applicare quella che si chiama la magica regola del 21.

  • Ultimo passo: La regola del 21.

Si ritiene che, per radicare un nuovo comportamento, bisogna praticare la nuova abitudine per 21 giorni consecutivi.

Perché proprio 21?”

Le cattive abitudini non possono essere estirpate, ma possono essere sostituite. L’unico modo per far subentrare una nuova abitudine è quello di concentrare tutte le energie in modo che quella vecchia si dilegui come un ospite indesiderato. Il processo di insediamento avviene in circa 21 giorni, il tempo necessario affinché si sviluppi una nuova sequenza neurale.

Infine.. goditi il cammino.  Quello che voglio dire è che mentre cammini sul sentiero dei tuoi propositi devi cercare di divertirti. Non dimenticare mai l’importanza di vivere dando libero sfogo all’allegria. Non mancare mai di cogliere la perfetta bellezza in tutte le cose viventi. Questo giorno, anzi, questo preciso momento che stiamo condividendo è un regalo. Sii vitale, ilare e curioso. Resta fedele alla tua missione di servizio disinteressata gli altri. A tutto il resto penserà l’universo. Questa è una delle più importanti leggi della natura.

Tutto ciò conferma il principio irrinunciabile per chiunque cerchi di realizzare il proprio scopo: non riuscirai mai colpire il bersaglio che non vedi.

Gli uomini passano la vita sognando di essere più felici, di vivere più intensamente di provare forti passioni… Ma non comprendono l’importanza di riservare 10 minuti al mese per riflettere sugli obiettivi della loro vita.

 

Spero che questo “spezzone” ti sia piaciuto…

Detto questo, per questo nuovo anno ti auguro di saper sempre dove vuoi arrivare, di realizzare tutti i tuoi obiettivi ed infine, ti auguro di saper distinguere la musica dal rumore di fondo.

Buon 2017!🍾🍾🍾

Alessandra

 

Come vuoi essere da grande? Felice.

 

Vi sono momenti minuscoli di felicità, e sono quelli durante i quali si dimenticano le cose brutte. La felicità, signorina mia, è fatta di attimi di dimenticanza. – Totò

Che parolona. “Felice”.

Trilussa la fa semplice: “C’è un’Ape che se posa su un bottone de rosa, lo succhia e se ne va… Tutto sommato, la felicità è una piccola cosa.” Poi arriva Schopenhauer che invece la vede come “una chimera che l’illusione ci mostra in lontananza”, perché si sa, l’ottimismo è il profumo della vita…

Comunque, lasciando da parte la filosofia: Cos’è la felicità?

Biologicamente parlando, la felicità è uno stato… (mentale?) No. Chimico.🤓
La dopamina, la serotonina e le endorfine sono le tre sostanze chimiche responsabili della la nostra felicità.

  • La dopamina ci spinge ad agire, a realizzare i nostri desideri e soddisfare i nostri bisogni. Essa ha anche un ruolo chiave nella ricerca del piacere e a livello dei circuiti della ricompensa.

Se siete procrastinatori cronici, poco entusiasti e vi sentite insicuri di voi stessi, con molta probabilità, i vostri livelli di dopamina saranno bassi. Opterete per l’opzione più facile, quella in cui non c’è da sudare troppo e vi accontenterete della ricompensa minima. Non è teoria, è fisiologia.

  • L’altro trigger della felicità si chiama serotonina.
    Quando questa non c’è ecco che arrivano la signora solitudine a braccetto con il signor depressione.

Tutti i più comuni antidepressivi concentrano la loro azione proprio su questa molecola, normalmente sintetizzata nel cervello ed in altri tessuti a partire dal triptofano. Essa interviene anche nel controllo dell’appetito e del comportamento alimentare determinando una precoce comparsa del senso di sazietà ed un minore intake calorico giornaliero.

  • In ultimo, le endorfine. Queste molecole, simili alla morfina, vengono rilasciate in risposta al dolore e allo stress ed aiutano ad alleviare l’ansia e la depressione.

Molti eventi possono innescare il rilascio di questi neurotrasmettitori, tuttavia invece di aspettare passivamente potremmo intenzionalmente decidere di essere felici.

Come?

  • Stay positive.

Essere in uno stato positivo ha un impatto significativo sulla nostra motivazione, la produttività e sul nostro benessere. Il nostro cervello non sa fisiologicamente distinguere ciò che è reale da ciò che è solamente nella nostra testa, in entrambi i casi, se il pensiero o l’evento è positivo, produciamo dopamina.

  • Ridi.

Ridere è uno dei modi più semplici per indurre il rilascio di endorfine. Anche l’anticipazione stessa della risata o la sua attesa, assistendo per esempio ad uno spettacolo comico, aumentano i livelli di endorfine.

Alcuni studi dimostrano che anche la lettura di Weight a Minute incrementi il rilascio di queste molecole. 🙃

  • Fai attività fisica.

La riduzione della concentrazione ematica di tre amminoacidi ramificati (leucina, isoleucina, valina) per effetto dell’esercizio fisico favorirebbe il passaggio del triptofano nelle cellule del sistema nervoso centrale con conseguente aumento della produzione di serotonina e dopamina. Se non mi credi, leggi qui.

  • Profuma di vaniglia.

Secondo l’aromaterapia anche il profumo di vaniglia, come quello di lavanda, favorirebbe la produzione di endorfine.

  • Non tagliare i carboidrati.

L’ingestione dei carboidrati stimola la secrezione di insulina, e fin qui, niente di nuovo sul fronte occidentale.  L’insulina tuttavia, oltre a facilitare l’ingresso degli acidi grassi liberi nelle cellule adipose facilita anche il trasporto degli amminoacidi e dei nutrienti nelle cellule. Il triptofano è l’eccezione che conferma la regola; pur essendo un amminoacido non subisce gli effetti dell’insulina grazie al suo legame con l’albumina, una proteina di trasporto.

Di conseguenza, dopo un bel piatto di pasta o cereali, una massiccia secrezione insulinica determinerà una diminuzione dei livelli di amminoacidi circolanti con un relativo aumento dei livelli di triptofano; questo, superando la barriera ematoencefalica, arriverà alle cellule del sistema nervoso centrale e favorirà la produzione di serotonina. C’est très facile.

– Secondo me tu hai paura di essere felice, Charlie Brown. Non pensi che la felicità ti farebbe bene?
– Non lo so. Quali sono gli effetti collaterali?
Charlie Brown

Senti maaaa, il cioccolato?

Beh, ti ho già detto che il cioccolato non fa venire i brufoli, se ti dicessi che ci rende anche più felici… poi che facciamo, a Gennaio prenoto una visita per tutti? 😅 😉

Happy Sunday Guys!

Visto che a Natale siamo tutti più buoni mi sembrava carino essere anche tutti più felici. ✨

A presto,

Alessandra.

PS: Se sei arrivato a leggere fin qui e se l’articolo ti è piaciuto, condividilo!  

Colazione ideale: the perfect match.

 

La colazione è il pasto più importante della giornata. Lo dicono in tanti. Con uno degli scorsi articoli ora sappiamo anche il perché. Vero però che non tutte le colazioni sono uguali.

Una raccomandazione per gli adolescenti è di non trascurare una leggera prima colazione: dà energia e nutrienti dopo il digiuno notturno e aiuta la concentrazione e il rendimento in tutte le attività della mattina. Non serve mangiare tanto, ma mangiare bene sì. Poco e giusto. Anche gli spuntini sono parte integrante. – Umberto Veronesi

Abbiamo la monotonia delle 3 fette biscottate cui i più audaci aggiungono anche il “velo” di marmellata, il caffè preso al volo uscendo, l’abbuffata compulsiva in stile “what happens in breakfast, stay in breakfast”, il frappuccino di Starbucks con la ciambella glassata, la colazione all’inglese, all’americana, la colazione dei campioni e quella fatta di snack preconfezionati… tanto che ormai ogni mattina una gazzella si sveglia ed inizia a chiedersi perché mai il leone non faccia colazione con la Nutella come tutti gli altri. 🤔

Vediamo insieme quali alimenti dovremmo scegliere per una colazione ideale.

Ale, io per la mia colazione ideale mangio i cereali, quelli famosi, quelli per tornare in forma con i fiocchi ricoperti di cioccolato.. oppure un cornetto con la marmellata, anche due in realtà…però integrali è! Ovviamente…

Partiamo da un presupposto, la colazione dovrebbe essere un pasto bilanciato; dovrebbero quindi essere presenti tutti e tre i macronutrienti: carboidrati, proteine e grassi.

Sappiate anche che fare colazione con un caffè zuccherato, fette biscottate e marmellata non è esattamente ciò che si intende per colazione bilanciata. Equivale quasi ad un’endovena di glucosio. Vuol dire trovarsi alle 11 con una fame da lupi – chiamasi ipoglicemia reattiva.

Senti, andando a concretizzare – che le chiacchiere stanno a zero; si può sapere cosa bisogna mangiare a colazione?!

 Per arrivare a capire come progettare una colazione ideale, facciamo un gioco.

  1. Scegli degli alimenti con cui ti piacerebbe fare colazione. Possibilmente sani. Possibilmente semplici. Senza troppi zuccheri aggiunti, coloranti o conservanti. Insomma, non includere niente che la tua bis-nonna non riconoscerebbe come cibo.
  2. Immagina di suddividere questi alimenti in 4 gruppi: carboidrati complessi, proteine, lipidi e zuccheri semplici. Guarda la tabella sotto per avere un’idea.
  3. Scegli un alimento per gruppo. Un alimento nel gruppo dei carboidrati complessi, uno nelle proteine ecc..
  4. Mettili insieme
  5. Complimenti: hai creato la tua prima colazione ideale. 😉

PS: So che la mattina può essere difficile ma, onde evitare di fare accostamenti imbarazzanti del tipo: fette biscottate uova e cocco in scaglie, un minimo di logica ed attenzione sarebbero requisiti quasi necessari. 😅

CARBOIDRATI PROTEINE LIPIDI ZUCCHERI SEMPLICI
Fiocchi d’avena

Pane integrale

Pane di segale

Pane tostato

Fette biscottate

Yogurt bianco

Yogurt greco

Ricotta

Latte di soia

Latte di mucca

Uova

Frutta secca

Avocado

Cacao amaro in polvere

Olio

Cocco in scaglie

Creme di frutta secca (100%)

Marmellata

Miele

Succo di frutta

Frutta fresca

Frutta disidratata

 

Qualche esempio “inspirational” potrebbe essere:

  • Fette biscottate +marmellata + yogurt greco + cacao in polvere
  • Pane di segale + ricotta + frutta secca (es. pinoli) + miele
  • Fette biscottate + yogurt greco + frutta disidratata + cocco in scaglie
  • Pane tostato + uova (frittata) + olio + succo di frutta
  • Fiocchi d’avena + latte di mucca + frutta secca (es. noci) + succo di mirtillo
  • Pane integrale +  avocado + yogurt bianco + un frutto

Potreste aggiungere alle opzioni biscotti fatti in casa, ciambellone, affettati o altri tipi di formaggi morbidi. Ovviamente le combinazioni potrebbero essere infinite, sia dolci che salate.

I motivi per cui in alcuni casi è meglio preferire l’avena ai comuni cereali o la differenza fra yogurt greco e quello normale, magari, li rimandiamo ad uno dei prossimi articoli.

Se siete particolarmente curiosi riguardo qualche cosa o volete proporre qualche suggerimento per una colazione ideale scrivetelo nei commenti…

Scegliere ogni giorno una colazione sana e nutriente è uno dei capisaldi per la tua salute.

Chi ben inizia è a metà dell’opera, they say. 😎

Buona colazione e buona Domenica..

Alessandra

Prima colazione: ecco perché dovresti farla.

 

Colazione: si, no, forse? Farla o non farla? Gran bel dilemma.

Visto che in giro si sente tutto ed il contrario di tutto cerchiamo di capire insieme dove sta la verità in questo marasma di opinioni falsi miti o mezze verità.

Senti, io la mattina sono perennemente in ritardo, ho lo stomaco chiuso e c’ho più sonno che sentimenti. Non dirmi di fare colazione solo perché è il pasto più importante della giornata, questa “scusa” ormai è vecchia. Quello che invece mi interessa: è vero o no che saltare la colazione fa ingrassare?

Uno dei più noti studi sulla colazione, finanziato diversi anni fa da una nota azienda produttrice di cereali,  ti direbbe di sì. Strano vero? 😁 Secondo questi signori, il consumo di cereali (ricchi in zuccheri, sale e cereali raffinati) sarebbe associato all’essere più magri. D’altro canto, conflitto di interessi a parte, secondo i ricercatori dell’ Università dell’Alabama, no: saltare la colazione non inciderebbe sul peso.

Essi hanno reclutato quasi 300 volontari e li hanno divisi in tre gruppi: al primo è stato chiesto di saltare la colazione, al secondo di farla, al terzo non è stata data alcuna indicazione specifica riguardo a questo pasto – detto in poche parole, potevano fare quello che volevano. Dopo 16 settimane i ricercatori sono giunti alla seguente conclusione: saltare o meno la colazione non influisce in alcun modo sul peso.

Ale, scusa ma non capisco.. se non influisce sul peso, quindi, perché dovrei farla? 🤔

Semplice. Perché la colazione è il pasto più importante della giornata! 😀 No scherzo, fammi spiegare. 😅

Saltare la colazione ti permetterà probabilmente di posticipare la trentesima sveglia e dormire 5 minuti in più; tuttavia ecco una serie di motivi che ti potrebbero persuadere ad intraprendere (o continuare) con questa buona abitudine.

  • Saltare la colazione non ti farà dimagrire.

Ok, lo studio afferma che dopo 4 mesi il peso non cambia. E al quinto? 🙄Abbiamo già visto in uno degli scorsi articoli che c’è una differenza sostanziale tra dimagrire e perder peso.  Quindi, chi salta la colazione col desiderio di dimagrire, forse non cambierà il suo peso ma, sicuramente, alimenterà delle montagne russe glicemiche e magari nel lungo termine si troverà anche ad ingrassare.  

  • Saltare la colazione ti renderà un pessimo maratoneta.

Alcuni studi hanno dimostrato che chi fa colazione mostra una miglior capacità di coordinazione, resistenza ed una minor percezione della fatica, sia fisica che mentale.

In più, saltare la colazione riduce lo storage di glicogeno dopo il pasto. Il digiuno prolungato aumenta infatti gli acidi grassi liberi circolanti, i livelli di glucagone ed abbassa quelli dell’insulina. Di conseguenza si avrà un’inibizione del trasporto di glucosio nel muscolo ed ecco che lo storage del glicogeno viene compromesso. Not good. Not good at all.

  • Saltare la colazione ti indurrà in tentazione.

Saltare la colazione rende il nostro cervello più responsivo verso i cibi calorici. Le conseguenze sul lungo termine sono facilmente intuibili…;)

  • Saltare la colazione ti renderà più suscettibile nei confronti del Diabete di tipo 2.

I digiuni prolungati diminuiscono sia la risposta che la memoria delle cellule Beta pancreatiche (meglio conosciute come quelle che producono insulina). Il risultato? Oltre ad una risposta insulinica al pasto sia ridotta che ritardata, si avrà una progressiva degradazione dei granuli secretori di insulina e, quindi, un maggiore rischio di esporsi al diabete di tipo 2.

  • Saltare la colazione ti renderà più pigro.

Lo dicono gli studi…fare colazione ti rende più attivo ed incline all’attività fisica. Non fa miracoli ma aiuta. 😎

La mia opinione

La prima colazione è sicuramente diventato uno spazio molto affollato di prodotti industriali decisamente discutibili. Detto questo.. fatte le scelte giuste; che tu sia un bimbo, adulto sedentario o sportivo, credo che la colazione sia un pasto fondamentale.

La sua importanza non è riducibile al suo semplice valore nutrizionale: è un piacere, un rito e, a quanto pare, una garanzia di salute per il tuo futuro.

Uno dei prossimi articoli? Sulla colazione ideale direi.. 😉

Buona Domenica,

Alessandra

Dieta e benessere: le 3 migliori app.

 

Considerando che gli smartphone oltre ad essere la migliore arma di distrAzione di massa sono anche il peggior strumento di procrastinazione, vediamo oggi come utilizzare tutta questa tecnologia a nostro vantaggio per migliorare il nostro benessere.

Per un elenco di tutte le tecnologie che non sono riuscite a migliorare la qualità della vita, premere il tasto 3. – Alice Kahn

EDO

Un’app per salutisti convinti ideata da quattro giovani startupper emiliani.

COSA FA

Edo ti aiuta a capire cosa si sta realmente mangiando o acquistando per scegliere in modo consapevole. L’idea di fondo che ha guidato lo sviluppo della piattaforma è molto semplice: per vivere bene bisogna mangiar sano. Non fa una piega. E per mangiar sano è necessario conoscere quali sono gli ingredienti e gli alimenti utilizzati per confezionare il cibo che si compra nei supermercati. Mi sembra giusto.

Con Edo sarà sufficiente scansionare il codice a barre degli alimenti o ricercare un particolare tipo di alimento nel database e lui ti dirà quanto è sano per te valutandolo con un punteggio  compreso fra 0 e 10. Non solo, Edo ti dice anche se è senza glutine, senza lattosio, quali sono le alternative più salutari per te, i Pro e i Contro degli ingredienti e dei valori nutrizionali.

Piccola nota negativa: quello che manca ad Edo è una spiegazione chiara del perché alcuni ingredienti facciano male alla salute. Alcune cose andrebbero chiarite meglio ma, va bè ,nessuno è perfetto.

CURIOSITA’

È stato scelto il nome Edo, perché chi l’ha creata soffriva di una grave forma di egocentrismo e voleva dargli il suo nome? No, si chiama così perché “edo”, in latino, significa “io mangio”.

PREZZO

Gratis

Puoi scaricare Edo qui: iOS – Android

PACER

La descrizione parla da sola: “Be Active. Feel Awesome”!

COSA FA

Pacer è un’applicazione che trasforma il tuo telefono in un vero e proprio contapassi; ti aiuta quindi a restare in forma controllando la tua attività fisica.

La cosa bella è che funziona in background; ovvero, è pensato per chi, come me, ha la memoria di un pesce rosso e si ricorda magari di attivare un’app solo a metà percorso.. Personalmente credo sia anche un ottimo modo per mantenersi attivi e divertirsi confrontandosi con gli amici.

Il goal è settato su 10000 passi al giorno. Perché proprio 10000?
Perché secondo  l’OMS, il traguardo dimagrante è rappresentato proprio da 10.000 passi al giorno, circa 7 km, ovvero il doppio di quanto cammina abitualmente una persona nelle sue attività quotidiane.

Non sei ancora convinto? Camminare previene le patologie cardiovascolari, abbassa la pressione e il ritmo del battito cardiaco, migliora il tono e la forza muscolare di tutti i muscoli degli arti inferiori, aiuta a ridurre il livello di colesterolo “cattivo” (LDL), migliora l’umore e riduce lo stress!

PREZZO

Gratis

Puoi scaricare Pacer qui: iOS – Android

YAZIO

Dedicata a tutti quelli che “non mangio nulla ed ingrasso!”

COSA FA

Purtroppo, la maggior parte delle persone non è consapevole delle calorie che introduce e consuma e di conseguenza spesso fallisce nel tentativo di controllare il proprio peso. In nostro aiuto arriva Yazio, un diario alimentare con cui puoi facilmente comprendere e controllare la tua dieta.

Il funzionamento è semplicissimo, basta inserire il tuo consumo giornaliero di cibo (puoi selezionare gli alimenti dal database) per capire meglio le tue abitudini alimentari, raggiungere i tuoi obiettivi o capire i tuoi errori.

PREZZO

Base: Gratis

Pro: PRO per 1 mese costa 6,99 € – PRO per 3 mesi costa 12,99 € – PRO per 12 mesi costa 24,99 €

Puoi scaricare Yazio qui: iOS – Android

Se già stai utilizzando app con funzioni simili, aggiungi pure la tua applicazione preferita nei commenti.

Buona Domenica,

Alessandra

 

Un bicchiere di acqua calda e limone al giorno…

 

Vuoi disintossicarti, accelerare il metabolismo e sciogliere i chili di troppo più velocemente? Easy! Basta sorseggiare un bicchiere di acqua calda e limone appena alzati.

Wait, wait, wait….wait a minute! Tutti questi benefici sono reali o rientrano nella categoria pseudobufale del web? 🤔

Diamo uno sguardo più attento a ciò che bere acqua calda e limone può (e non può) fare per la nostra salute.

  • Azione disintossicante.

Secondo il web siamo tutti intossicati. Basta cercare su Google la parola DETOX per avere più di 77 milioni di risultati in 0,35 secondi. Sembra quasi che la maggior parte delle persone sia ormai sprovvista di fegato, reni, pelle e polmoni; organi che, costantemente, lavorano per eliminare tossine e sostanze chimiche, sia naturali che di sintesi, che altrimenti potrebbero danneggiare la nostra salute.

Quanto può effettivamente incidere un bicchiere di acqua calda e limone, lo quantificherei con una percentuale pari alla ripresa economica italiana. (Decidete voi gli zero dopo la virgola.)

Detox: termine pseudo tecnico utilizzato in strategie di marketing per il trattamento di condizioni inesistenti .

La base di questa argomentazione si trova in realtà nel limonene, un composto presente nella buccia del limone che, in topi da laboratorio, ha effettivamente dimostrato essere capace di aumentare la produzione di alcuni enzimi epatici coinvolti nella disintossicazione.

By the way, la quantità di limonene contenuta in un bicchiere di acqua e limone sarà davvero così rilevante per poter ottenere un benché minimo effetto sui nostri enzimi epatici? Concedetemi il beneficio del dubbio. =)

  • Azione alcalinizzante.

La dieta alcalina va tanto di moda. Sorvolando sul fatto che il suo inventore (nonché autore di diversi libri sul tema) è stato arrestato per esercizio abusivo della professione medica, truffa ed altri 16 reati; sarà vero che “alcalinizzando l’organismo” si vive meglio?

Ale ma dieta alcalina nel senso che se mangio le pile alcaline sto che è una meraviglia? Che intendi con alcalina? Spiegami un attimo.

Iniziamo con il dire che ogni soluzione ha un suo valore di pH (una scala di misura dell’acidità o della basicità di un composto). Questa scala va da 0 a 14; 0 per gli acidi più forti fino a 14 che rappresenta il massimo dell’alcalinità. Il valore intermedio della scala, il 7 o neutro, è quello dell’acqua distillata.

Il sangue ha un pH fisiologico che è compreso tra 7,38 e 7,42. Questo viene mantenuto tale per mezzo di meccanismi automatici basati sulla respirazione e, in misura minore, dall’attività dei reni. Il corpo fa di tutto per evitare questi minimi sbalzi, tuttavia, nel caso in cui qualcosa non dovesse funzionare esso entra in uno stato di acidosi metabolica o, al contrario, di alcalosi metabolica che rischia di portare alla morte in breve tempo.

A seconda del tipo di dieta è possibile alzare o abbassare il pH di saliva e urine, ma, (ricordatelo), non del sangue o del resto dell’organismo.

Per quanto riguarda l’effetto antitumorale della dieta alcalina invece, ecco qui il link e la spiegazione direttamente dal sito dell’AIRC.  Ubi maior…

  • Azione dimagrante.

Bere acqua calda e limone fa perdere peso? Secondo l’Academy of Nutrition and Dietetic, no. Tuttavia, se questa bevanda viene consumata come sostituto naturale di una bibita ad alto contenuto calorico, es. caffè molto zuccherato, succo di frutta (10% frutta 90% zuccheri) o Estathè allora magari si, direi di si.

Da notare inoltre che per aiutarci a perdere qualche Kg di troppo basterebbe bere di più. Acqua, si intende. 😉 La buona idratazione sembrerebbe infatti avere un effetto positivo sul nostro peso, appetito e termogenesi.

  • Buona fonte di Vitamina C

Buona ma non buonissima. Ne abbiamo dai 30 ai 50 mg per limone. Ne avremmo molta di più in rucola e peperoni. A questo proposito, nell’area riservata troverete un documento molto utile che correla vitamine con relative fonti vegetali. 🤓

Se l’intento è quello di prevenire il raffreddore sappiate anche che alcuni studi scientifici suggeriscono che la vitamina C, in realtà, NON previene l’insorgenza dei sintomi. Il rischio di sviluppare il raffreddore, assumendo la vitamina C, risulta invece ridotto (di un 50%) solamente in un sottogruppo di persone che vivono in condizioni climatiche estreme o soldati, sciatori o maratoneti.

Detto questo però, se volete continuare ad utilizzare questo rimedio per bere di più, assumere spezie benefiche come zenzero curcuma o cannella, aiutarvi in caso di difficoltà digestive, assorbire più Ferro dagli alimenti, incrementare la vostra dose giornaliera di vitamina C e sali minerali o più semplicemente perché vi fa sentire meglio, ben venga.

Attenzione al dentista però. Bere acqua calda e limone, alla lunga, danneggia lo smalto dei denti e potrebbe miracolosamente snellire il vostro portafogli. In caso, molto meglio utilizzare una cannuccia. 😉

“I believe when life gives you lemons (aka troubles), you should make lemonade…and try to find someone whose life has given them vodka, and have a party.” 🍸🍸🍸
― Ron White

Buona Domenica,

Alessandra.

Dormire bene per dimagrire meglio: 6 abitudini efficaci.

 

Consigli pratici per dormire bene, evitare che la mattina ci confondano con gli attori del telefilm “The walking dead”, ritrovare la forma fisica ed il benessere.

“Sempre cara mi fu quest’erma insonnia” – cit

I problemi di sonno riguardano il 99,9% della popolazione mondiale. Hai presente Brahms? L’inventore della ninna nanna… ecco, era insonne.

Esistono persone che soffrono di veri e propri disturbi del sonno, in questi casi l’unica cosa intelligente da fare è rivolgersi ad uno specialista; per molte altre persone dormire male è soltanto questione di cattive abitudini o ansie passeggere: in questi casi, per migliorare il proprio sonno bastano alcuni piccoli accorgimenti.

  • Spuntino della buona notte

La premessa per un buon sonno è prima di tutto una buona digestione: andare a letto con lo stomaco vuoto o con lo stomaco troppo pieno rende difficoltosa la fase dell’addormentamento.

Un bicchiere di latte o uno yogurt greco prima di andare a letto ti aiuteranno non solo contro i brontolii di pancia ma anche a fornirti la giusta dose di triptofano, precursore della serotonina, a combattere l’ansia, favorire il sonno profondo e preservare la tua massa muscolare.

Difatti, Secondo quanto pubblicato in Medicine and Science in Sports and Exercise, le caseine (ovvero le proteine contenute nei latticini), richiedendo diverso tempo per essere digerite, aiutano a mantenere stabili i livelli di amminoacidi nel flusso sanguigno per sette o più ore durante la notte. Considerando che durante il sonno la sintesi proteica aumenta, riparando le fibre muscolari danneggiate e costruendo nuovi tessuti, questo processo, non solo sostituisce il tessuto muscolare distrutto, ma aggiunge anche un nuovo strato di massa magra. Non male direi..

  • Abbassa il termostato.

Oltre a dormire meglio, abbassare la temperatura un paio di ore prima di andare a letto, ti aiuterà a bruciare più calorie utilizzandole come fonte di calore. Non serve arrivare all’ibernazione, dei trattamenti anti-aging magari ne parliamo un’altra volta. 😀

  • Relax! Libera la mente.

Spesso a tenerci svegli non è il cinghiale che ci saltella sullo stomaco, sono proprio i nostri pensieri. Andare a letto terrorizzati alla sola idea che non riusciremo a prender sonno o pensare a tutti  gli impegni del Lunedì non è sicuramente uno dei migliori presupposti per un sonno sereno. Sapevi che la notte tra domenica e lunedì è quella più soggetta ai fenomeni di insonnia? Effetto tristemente noto come “Sunday Night Insomnia”. Prima di ricorrere al Valium prova a mettere per iscritto gli impegni del giorno successivo o tenere un diario in cui travasare i pensieri che ti angosciano..  tranquillo che domani mattina saranno sempre lì ad aspettarti. 😉

  • Spegni il cellulare.

Di sicuro sarai già a conoscenza del fatto che la luce blu del tuo smartphone abbassa drasticamente i livelli di melatonina. Inoltre, uno studio condotto dall’Università di Granada ha messo in evidenza una relazione molto stretta tra i bassi livelli di questo ormone e l’aumento di peso. Discorso interessante ma, a mio parere, da approfondire; sia per i modelli sperimentali utilizzati sia per le quantità di integratore assunte… Se siete curiosi potete trovare l’articolo qui.

Anyway, nel dubbio, spegni il tuo telefono almeno mezz’ora prima di andare a letto o attiva il nightshift.  Non sai cos’è il “nightshift” ?! Tranquillo, fino a qualche mese fa nemmeno io. 😀 Per maggiori info leggi qui.

  • Via la luce.

Il buio induce la nostra ghiandola pineale a produrre melatonina e comunica al nostro cervello che è ora di andare a dormire. Non basta. Le persone che dormono in stanze buie hanno il 21% di probabilità in meno di diventare obese.

Persiane, tende, mascherine…quello che volete.  Fate qualche cosa.. sonno

  • Attento agli alcolici.

Sfatiamo il mito. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Alcoholism: Clinical & Experimental Research,  l‘alcol riduce la quantità di tempo che passiamo nella famosa fase REM (quella dei momenti oculari rapidi associata a una maggior produzione onirica) e rende il nostro sonno via via sempre meno riposante.

Niente da fare, bere la grappa alla camomilla prima di andare a letto, is not the way.  

La leggenda narra anche che se non riesci a dormire la notte è perché sei sveglio nel sogno di un altro…

Visto che migliorare il proprio sonno significa migliorare la propria giornata, facciamoci un favore, pensiamoci di giorno. 🙂

Buona Domenica,

Alessandra

Per dimagrire? Basta dormire…

 

E se ti dicessi che dormire bene è una delle abitudini più efficaci per perdere peso?

Ale, ti direi, smettila di dire cavolate che poi non ti crede più nessuno. 😀

Aspetta. 🙂 Non ti sto dicendo che per dimagrire “basta” dormire… ciao palestra, ciao dieta.

Il titolo era leggermente provocatorio, lo ammetto; tuttavia, secondo uno studio di qualche anno fa, nemmeno troppo. A parità di calorie assunte, le persone che dormono 8,5 ore per notte perdono quasi il doppio in termini di massa grassa, rispetto quelle che dormono 3 ore in meno.

Perché?

La spiegazione va ricercata a monte. Dormire poco aumenta i nostri livelli di stress; di conseguenza fa aumentare il cortisolo, l’infiammazione ed il tutto influisce sulla nostra sensibilità all’insulina.

Il cortisolo spinge infatti l’organismo a immagazzinare più grasso e a utilizzare tendenzialmente i muscoli, quale fonte di energia… Per farla breve, un costante regime in stile notte da leoni porta a perdere più muscoli e accumulare più grasso.

Tra gli effetti collaterali delle notti in bianco troviamo anche:

  1. Poca lucidità. Emozioni e desideri amplificati. Le conseguenze sulla linea sono facilmente immaginabili. 😀
  2. Poca lucidità (parte II). A livello cerebrale, la vista di un Big Mac con pancetta, farà accendere il nostro centro per la ricompensa in stile Las Vegas. Considerando le 850 Kcal per porzione , direi che, anche qui, le conseguenze sulla linea sono facilmente immaginabili.
  3. Fame da lupo. L’aumento significativo di alcuni ormoni, come ad esempio la grelina, incrementerà in modo esponenziale (fino al 22%) la nostra fame.
  4. Eccesso calorico. Assunzione di un surplus giornaliero di 546 Kcal a fronte di una privazione di sonno anche di soli 80 min. Ouch.

Dormire bene abbassa inoltre di un 45% il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. Sapevatelo, direbbe qualcuno. insonnia

E tu? Quante ore dormi ogni notte? Se conti le pecore. Poi i maiali. Poi le mucche. Gli esseri umani. I pianeti, le stelle, le galassie e poi fai colazione non perderti il prossimo articolo 💡 : come “dormire bene per dimagrire meglio, 6 abitudini efficaci.

A Domenica 😎 ,

Alessandra