La domanda più importante..

 

Tutti vogliamo sentirci bene. Vogliamo vivere una vita spensierata, felice e facile. Vogliamo innamorarci, avere relazioni da favola, principe azzurro e castello annessi. Vogliamo il fisico statuario. Vogliamo il look perfetto con la taglia perfetta e le curve al posto giusto. Vogliamo fare soldi, essere popolari, rispettati ed ammirati.

Sbaglio? Dai diciamocelo, chi non vorrebbe questo? E’ facile.

Se ti chiedessi “Cosa vuoi nella tua vita?” e tu mi rispondessi “Voglio essere felice, avere un lavoro e una famiglia”.. ti dirò, in realtà, non mi hai detto nulla.

Allo stesso modo, se ti chiedessi “Perché vuoi dimagrire?” E tu mi rispondessi “Perché il rischio cardiovascolare si abbassa.. le statistiche dicono, il medico dice… blablabla” non mi hai detto nulla. Niente di emozionale. Niente che conti davvero . Per te almeno.

Una domanda di gran lunga più interessante sarebbe questa:

“Cosa sei disposto a DARE per ottenere quello che vuoi?”

No aspetta, rimetti a posto il libretto degli assegni. 😉 Non parliamo di cose materiali, di soldi o del tipo pronto a vendersi il Molise per avere i biglietti del concerto dei Coldplay, no.

Mettiamola così:

“Cosa sei disposto a SOFFRIRE per ottenere quello che vuoi?”

Tutti vogliamo avere un lavoro incredibile e l’indipendenza finanziaria – ma potendo scegliere eviteremmo volentieri le settimane lavorative di 60 ore, le notti in bianco, i documenti antipatici, le scadenze e le gerarchie aziendali.

Tutti vogliamo relazioni da favola – ma se per l’happy ending dobbiamo fare il primo passo, affrontare conversazioni difficili o uno psicodramma emotivo in stile “Beautiful”, allora no, grazie.

Tutti vogliamo il fisico da top model – ma non tutti siamo disposti a seguire uno stile di vita sano, abbandonare la nutella, allenarci come si deve o semplicemente iscriverci in palestra.. che si sa.. con Ottobre ormai è quasi Natale, poi arriva Gennaio e facciamo che mi iscrivo direttamente dopo Pasqua.

Tutti nella vita vogliamo qualche cosa. E la vogliamo anche subito. Che il mondo va veloce e di aspettare non ci va nemmeno troppo. Vogliamo risultati immediati. Cerchiamo il miracolo, il genio della lampada o il piatto assorbi calorie, che, per la cronaca, esiste davvero… Forse vogliamo tutti l’uovo oggi piuttosto che la gallina domani. E nel frattempo dimentichiamo una cosa, quello che otterremo non è determinato tanto dai nostri desideri, ma dai sacrifici che siamo disposti a fare per ottenerli.

Nella vita non può essere tutto rose ed unicorni. Vogliamo mettere la bandiera in cima all’Everest, ma non sempre siamo disposti a fare la salita per arrivarci. Cerchiamo l’ascensore. 😅

Vogliamo la ricompensa ma non vogliamo faticare per ottenerla. Vogliamo cambiare stile di vita ma non vogliamo cambiare abitudini. Vogliamo la vittoria ma non la lotta.

Se giorno dopo giorno ci troviamo a voler qualcosa, mese dopo mese, anno dopo anno, ma non facciamo nulla; allora, forse, ci accontentiamo dell’idea.

Senti Ale, belle parole, bel tentativo ma, mi spiace, per me è no, come direbbe la Maionchi. Ci ho provato tante volte a fare questa benedetta dieta, sono a dieta permanentemente da almeno vent’anni… Credimi io cerco di perdere peso ma lui continua a trovarmi; ormai sono demotivata. Piuttosto, dove lo trovo il piatto che assorbe le calorie???

Si ma, il punto è: COME ci hai provato?

Per ottenere qualche cosa bisogna fare dei compromessi e sacrificare qualche aspetto della nostra vita. Sad truth, I know.

“Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettare risultati diversi.” – Einstein

Se non siamo effettivamente disposti a rinunciare a qualche cosa (alla TV, Facebook, al divano, al dolcetto dopo cena o agli all you can eat compulsivi) forse dovremmo rinunciare ai nostri obiettivi e accettare la vita che abbiamo adesso.

Una volta, al reparto di dietologia mi hanno detto: “Ale, se mai un giorno dovessi vedere che, nonostante tutto, una persona non perde peso, non è sbagliata la dieta; potrebbe anche essere che quella persona non è pronta a perdere peso. Non in quel momento.”

Ed è giusto cosi, (aggiungerei io). In alcuni momenti è inutile combattere contro la nostra psiche, fare mezzi sacrifici creandosi frustrazioni inutili ed illudersi che i risultati, prima o poi (forse più poi che prima), arriveranno. Se non sei pronto, aspetta.

Non si tratta dell’ultima rivisitazione di “No pain, No Gain”. Si tratta della componente più basica e semplice della nostra vita: “le nostre battaglie determinano il nostro successo”.

In più, se ci poniamo un obiettivo annuale, ma sotto sotto siamo i primi a non crederci, la nostra sarà solo fatica sprecata. Spesso, a demotivarci sono i nostri rimpianti e le cadute del passato. Ci dimentichiamo una cosa però, tutto dipende dal nostro stato mentale e dalla domanda più importante: “Fin dove sei disposto a spingerti?”

“Se pensi di essere sconfitto, lo sei.
Se pensi di non osare, non lo farai.
Se vuoi vincere, ma pensi che non ce la farai,
è quasi certo che non vincerai.
Se pensi che perderai, sei perso.
Perché fuori dal mondo capiamo che
il successo comincia con la volontà dell’individuo.
Tutto dipende dallo stato mentale.
Se pensi di essere un perdente, lo sei.
Per conoscere hai bisogno di te stesso per poter
vincere un premio.
La battaglia della vita non è sempre a favore
dell’uomo più forte o più veloce.
Ma prima o poi
chi vince è colui
che sa di potercela fare.” –Bruce Lee

Buona Domenica,

Alessandra

“Ho mangiato troppo!”. Ecco il perché.

 

George Bernard Shaw diceva: “Le cose più belle della vita o sono immorali, o sono illegali, oppure fanno ingrassare.

Essere consapevoli delle ragioni per cui mangiamo più di quanto dovremmo ci aiuta a capire quali comportamenti ci stanno impedendo di raggiungere i risultati che vorremmo.

  • Utilizzi il cibo come una ricompensa.

In genere si inizia con: “oggi mi concedo un supermega big mac con annessi 3 Kg di gelato con la panna… dopo una giornata come questa me lo merito!”.

Si finisce per alimentare un circolo vizioso in cui ogniqualvolta c’è qualche cosa che non va ci si butta sui cibi ipercalorici.

Se ti succede almeno una volta al giorno o una volta ogni 2-3 giorni hai trovato il tuo punto debole. Cerca di sostituire la spinta verso il cibo con altri stimoli che possano essere fonte di piacere tra cui sport, cura del corpo, stare in compagnia di persone amiche, shopping…

  • Effetto tutto o nullo.

Arrivano le 5 di pomeriggio. Mangi un pezzo di pizza. Poi ne mangi un altro. Aspetti un po’. Esiti. Poi ti scatta la molla del: Chissenefrega tanto per oggi la dieta è andata. Ne prendo un altro pezzo.”

No more pizza on the table.

I ricercatori lo chiamano letteralmente “what the hell effect”.

Qui puoi trovare l’interessante studio del Dr Herman, ricercatore presso l’Università di Toronto, che studia il comportamento umano in relazione all’appetito e al cibo: (http://www.dartmouth.edu/~thlab/pubs/90_Heatherton_etal_PAB.pdf)

Non vedi sfumature di grigio. O segui la dieta o non la segui (e se non la segui vuoi sgarrare per bene).

Vediamolo però da un punto di vista logico. Mangiare un pezzo di pizza da 300 Kcal non è che sia la fine del mondo per la nostra dieta. Puoi aggiustare un po’ il tiro per la cena o programmare una sessione extra di palestra. Ricorda però che, se la matematica non è un’opinione, c’è una grande differenza fra 300 Kcal e 1000 o più.

(Si, hai letto bene. 1000. Niente errori di battitura. Non vorrei sconvolgerti la giornata ma una pizza margherita al piatto ha 700 Kcal…ti lascio immaginare una 4 formaggi. Just saying..)

  • Sei troppo duro con te stesso.

La cosa più sbagliata che puoi fare dopo un All You Can Eat al Giapponese sotto casa è sentirti in colpa se il giorno dopo vedi l’ago della bilancia salire di qualche etto.

In uno studio fatto all’Università di Toronto, i ricercatori hanno “truccato” delle bilance in modo che al povero sventurato oggetto della ricerca risultasse un incremento ponderale nonostante, in realtà, fosse dimagrito. Quelli che si erano sentiti più in colpa per i risultati ottenuti, il giorno successivo hanno mangiato più gelato rispetto a quelli che non si erano preoccupati troppo dei risultati.

Per la serie..Food: The cause of… and solution to… all of life’s problems.

Se mangi fino a che non sai più dove nascondere i sushi roll che la cameriera ti sta portando, non sentirti in colpa. Let it go. Farai meglio la prossima volta.

  • Emotional eating.

Niente a che vedere con la “fame” vera e propria.

Il cibo in questo caso rappresenta la tua valvola di sfogo: rabbia, tristezza, noia…  Sounds familiar?

  • Fai le ore piccole.

Sapevi che la mancanza di sonno ci porta a mangiare fino a 500 Kcal in più al giorno? Colpa della grelina, un ormone che viene rilasciato in circolo dallo stomaco, arriva al cervello e non ci vedi più dalla fame.

Esiste infatti una relazione inversa fra ore di sonno e concentrazione di grelina nel sangue. Se non mi credi leggi qui: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15602591

Talvolta si cerca anche di sopperire alla mancanza di energie (mentali/fisiche) mangiando di più per colmare il gap. La stanchezza inoltre incrementa lo stress e riduce inevitabilmente la nostra capacità di concentrazione e controllo su quello che mangiamo.

  • Sei distratto.

Quante volte ti sei trovato a mangiare con la forchetta in una mano, il cellulare nell’altra e la TV accesa?

Essere multitasking in questo caso non aiuta (si lo so, noi donne siamo tremendamente svantaggiate 😎).  Il nostro corpo abbassa la guardia su quello che stiamo mangiando e quanto ci dovremmo sentire sazi. Gli studi dimostrano che mangiare mentre si guarda uno schermo (telefono, pc, TV) ci porta a consumare più cibo e a non ricordare quanto in effetti abbiamo mangiato.

  • Sei un procrastinatore cronico.

Quante volte ti sei detto: oggi mi concedo l’ultimo giorno di sgarro perché la dieta la comincio domani. Perché la dieta si inizia Lunedì giusto? Sbagliatissimo. Non ci sarà mai una situazione perfetta per iniziare una dieta: vuoi il giorno della settimana, vuoi perché stai smettendo di fumare, vuoi perché hai un esame, problemi a lavoro ecc ecc.. La dieta si inizia quando sei convinto di volerla iniziare. Altrimenti non stai facendo altro che allontanare la probabilità di tagliare il traguardo.

Se vuoi la prova scientifica eccola qui: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25814191

  • Sei a pranzo da tua nonna. 😀

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Non puoi avere il controllo su tutto: ci saranno sempre giornate storte, eventi che non avevi previsto o un All u Can Eat con gli amici. Vai avanti.

Il percorso verso il successo non è mai lineare: a volte fai un passo avanti e tre indietro, l’importante è non fermarsi.

Buona Domenica.

Alessandra;)