Altro che dubbi amletici. Davanti agli scaffali dei supermercati di tutto il mondo, ogni giorno, milioni di persone si interrogano: meglio il latte intero o quello scremato? 🤔
Il gusto dice intero, la testa scremato.
La questione è meno banale di quel che si potrebbe pensare. Poi si sa, tra i due litiganti il terzo gode e si sceglie il parzialmente scremato.
Tra i tre prodotti l’unica differenza sostanziale è quella che riguarda le percentuali di grasso: il latte scremato ha infatti un contenuto di grassi ridotto rispetto al parzialmente scremato che, a sua volta, è più magro dell’intero.
Se così suona complicato facciamo una rapida classificazione :
– Latte intero: il tenore in materia grassa è uguale o superiore a 3,5%;
– Latte parzialmente scremato: il tenore in materia grassa è compreso tra 1,5% e 1,8%;
– Latte scremato: il tenore in materia grassa non è superiore a 0,3%;
Nessuna differenza, invece, nel contenuto di calcio. In tutti i casi sono presenti circa 1200 mg/l di calcio.
Valori Nutrizionali per 100 ml |
Latte intero |
Latte parzialmente scremato |
Latte scremato |
Kcal | 64 | 47 | 34 |
Lipidi | 3,5 | 1,6 | 0,8 |
Proteine | 3,3 | 3,2 | 3,3 |
Carboidrati | 4,7 | 4,9 | 4,9 |
Il latte intero, da ormai diversi anni, viene abbandonato sugli scaffali per principalmente due motivi:
– la demonizzazione dei grassi
– il conteggio calorico degli alimenti.
Ironico notare però che, insieme alla diffusione dei prodotti light, l’obesità ed il diabete di tipo 2 hanno avuto una diffusione spropositata.
In più, secondo uno studio svolto su 3000 soggetti, pubblicato a Marzo sulla rivista Circulation, chi consuma latte intero ha il 46% in meno di possibilità di ammalarsi di diabete del tipo 2 e diminuisce il rischio di incorrere in malattie cardiovascolari.
Frena un attimo. Mi stai dicendo che i prodotti light in realtà fanno ingrassare, predispongono al diabete ed il latte intero sale sul podio come scelta più salutare..? C’è qualquadra che non cosa.
Come è possibile?
Le argomentazioni a sostegno del latte intero sono diverse.
🔸 I grassi, favorendo il senso di sazietà, evitano di consumare cibo in eccesso durante il giorno.
🔸Le persone dopo aver scelto un alimento fat free o light ne consumano di più. Ricordi quando ti ho parlato del lato oscuro dei prodotti dietetici?? 😅
🔸Il latte intero, rispetto il latte scremato, apporta fino a 3 volte più vitamina D, una vitamina liposolubile utile non solo per la salute delle ossa ma anche per la prevenzione del declino cognitivo negli anziani, della sclerosi multipla, artrite reumatoide, diabete ed alcune neoplasie (seno, colon rettale e prostata). Alcuni studi hanno inoltre mostrato una stretta correlazione tra obesità e deficit di Vit D.
Attenzione alla scelta.
Non tutti i grassi sono uguali. Ricordate quando vi dicevo che far vivere gli animali in condizioni serene (e non pensare solamente al loro sfruttamento) si riflette in maniera diretta sulla qualità dell’alimento?
[Se non ve lo ricordate leggete qui]
Visto che l’alimentazione delle mucche ha un effetto determinante sulla qualità del latte prodotto, alcuni ricercatori del Washington State University’s Center for Sustaining Agriculture and Natural Resources (meglio noto come CSANR), hanno analizzato nell’arco di 18 mesi 384 campioni di latte intero, sia biologico che convenzionale. Sapete cosa hanno scoperto? A parità di acidi grassi totali, rispetto al latte normale, quello derivante dalle mucche libere di pascolare contiene più omega-3 (+65%) e fino al 25% di omega-6 in meno.
Sapete la frase “L’uomo è ciò che mangia”?. Ecco. Vale anche per le mucche. 🌱🐮
Se non siete sicuri riguardo il tipo di allevamento e se il prodotto sia o meno biologico sceglietelo parzialmente scremato. Inutile assumere dei grassi se l’animale non si è nutrito bene.
Senti ma dimmi una cosa, il latte non era il male del secolo insieme al glutine? Adesso non solo dovrei prenderlo ma dovrei prenderlo pure intero?! No sai, perché io ho un app sul telefono e appoggiando il dito sullo schermo mi ha detto che sono assolutamente intollerante al lattosio… che devo fare?
Immaginavo già un pensiero del genere. Ad oggi, in assenza di particolari disturbi, non ci sono evidenze per escludere questo alimento dalla nostra dieta; l’importante è non abusarne. Anyway, se sei curioso di approfondire questo tema e vuoi fare chiarezza sui punti più dibattuti e sulle presunte criticità ti lascio il link ad un articolo del Fatto Alimentare.
In più, se ogni volta che assumi il latte provi dei fastidi, per investigare una eventuale intolleranza non affidarti ad un test qualsiasi. Chiedi consiglio al tuo medico ed opta per un test diagnostico validato come, ad esempio, il Breath Test.
Buona Domenica,
Alessandra
📌 Sei curioso di approfondire determinati argomenti o tematiche specifiche? Scrivilo nei commenti!;)
Photo credit: Rodolfo Loaiza Ontiveros