Dieta e benessere: le 3 migliori app.

 

Considerando che gli smartphone oltre ad essere la migliore arma di distrAzione di massa sono anche il peggior strumento di procrastinazione, vediamo oggi come utilizzare tutta questa tecnologia a nostro vantaggio per migliorare il nostro benessere.

Per un elenco di tutte le tecnologie che non sono riuscite a migliorare la qualità della vita, premere il tasto 3. – Alice Kahn

EDO

Un’app per salutisti convinti ideata da quattro giovani startupper emiliani.

COSA FA

Edo ti aiuta a capire cosa si sta realmente mangiando o acquistando per scegliere in modo consapevole. L’idea di fondo che ha guidato lo sviluppo della piattaforma è molto semplice: per vivere bene bisogna mangiar sano. Non fa una piega. E per mangiar sano è necessario conoscere quali sono gli ingredienti e gli alimenti utilizzati per confezionare il cibo che si compra nei supermercati. Mi sembra giusto.

Con Edo sarà sufficiente scansionare il codice a barre degli alimenti o ricercare un particolare tipo di alimento nel database e lui ti dirà quanto è sano per te valutandolo con un punteggio  compreso fra 0 e 10. Non solo, Edo ti dice anche se è senza glutine, senza lattosio, quali sono le alternative più salutari per te, i Pro e i Contro degli ingredienti e dei valori nutrizionali.

Piccola nota negativa: quello che manca ad Edo è una spiegazione chiara del perché alcuni ingredienti facciano male alla salute. Alcune cose andrebbero chiarite meglio ma, va bè ,nessuno è perfetto.

CURIOSITA’

È stato scelto il nome Edo, perché chi l’ha creata soffriva di una grave forma di egocentrismo e voleva dargli il suo nome? No, si chiama così perché “edo”, in latino, significa “io mangio”.

PREZZO

Gratis

Puoi scaricare Edo qui: iOS – Android

PACER

La descrizione parla da sola: “Be Active. Feel Awesome”!

COSA FA

Pacer è un’applicazione che trasforma il tuo telefono in un vero e proprio contapassi; ti aiuta quindi a restare in forma controllando la tua attività fisica.

La cosa bella è che funziona in background; ovvero, è pensato per chi, come me, ha la memoria di un pesce rosso e si ricorda magari di attivare un’app solo a metà percorso.. Personalmente credo sia anche un ottimo modo per mantenersi attivi e divertirsi confrontandosi con gli amici.

Il goal è settato su 10000 passi al giorno. Perché proprio 10000?
Perché secondo  l’OMS, il traguardo dimagrante è rappresentato proprio da 10.000 passi al giorno, circa 7 km, ovvero il doppio di quanto cammina abitualmente una persona nelle sue attività quotidiane.

Non sei ancora convinto? Camminare previene le patologie cardiovascolari, abbassa la pressione e il ritmo del battito cardiaco, migliora il tono e la forza muscolare di tutti i muscoli degli arti inferiori, aiuta a ridurre il livello di colesterolo “cattivo” (LDL), migliora l’umore e riduce lo stress!

PREZZO

Gratis

Puoi scaricare Pacer qui: iOS – Android

YAZIO

Dedicata a tutti quelli che “non mangio nulla ed ingrasso!”

COSA FA

Purtroppo, la maggior parte delle persone non è consapevole delle calorie che introduce e consuma e di conseguenza spesso fallisce nel tentativo di controllare il proprio peso. In nostro aiuto arriva Yazio, un diario alimentare con cui puoi facilmente comprendere e controllare la tua dieta.

Il funzionamento è semplicissimo, basta inserire il tuo consumo giornaliero di cibo (puoi selezionare gli alimenti dal database) per capire meglio le tue abitudini alimentari, raggiungere i tuoi obiettivi o capire i tuoi errori.

PREZZO

Base: Gratis

Pro: PRO per 1 mese costa 6,99 € – PRO per 3 mesi costa 12,99 € – PRO per 12 mesi costa 24,99 €

Puoi scaricare Yazio qui: iOS – Android

Se già stai utilizzando app con funzioni simili, aggiungi pure la tua applicazione preferita nei commenti.

Buona Domenica,

Alessandra

 

La farina migliore? Questione di numeri…

 

Che differenza c’è fra la Farina 00, 0 , 1, 2? E con quella integrale? E con quella macinata nel mulino di Banderas? 😁

Vediamo insieme cosa cambia fra questi tipi di farine e qual è la migliore.

[In questo articolo faremo riferimento alle farine di grano tenero – il grano duro si utilizza per la pasta.]

La farina è il prodotto che si ricava dalla macinazione dei cereali. In commercio ne esistono differenti tipi distinguibili sia nel contenuto nutrizionale che nel colore e granulometria.

Per capirci meglio, andiamo più nel concreto. All’operazione di rottura del chicco segue l’abburattamento del macinato. Con questa buffa parola, “abburattamento”, oltre ad un grave disturbo del linguaggio, si intende il procedimento di setacciatura che permette di ottenere farine di diversa finezza mediante la separazione della parte nobile del grano dalla crusca. A seconda del tasso di abburattamento avremo quindi cinque diversi tipi di farine di grano tenero: “00”, “0”, “1”, “2” e integrale.

Vedila così, più basso è il tasso di abburattamento, più la farina è raffinata.

Farina tipo 00: E’ una farina che ha subito un abburattamento del 50%. A livello nutrizionale sono state eliminate tutte le parti migliori del grano: dalla crusca al germe (parti ricche di vitamine del gruppo E e B, sali minerali come fosforo, potassio e magnesio, fibre e antiossidanti). Tutto ciò che resta è l’amido (carboidrati semplici) e poche proteine (glutine).

Farina tipo 0Leggermente meno raffinata della precedente ma che comunque è stata privata di gran parte dei suoi principi nutritivi. Il tasso di aburattamento è del 72%.

Farina tipo 1: In questo caso il tasso di abburattamento sale al 80%. Per questo motivo, rispetto alla precedente, contiene un maggiore quantitativo di crusca e di germe del grano, le parti più ricche di sostanze nutritive.

Farina Tipo 2: Conosciuta anche come farina “semi-integrale”. E’ sottoposta ad un abburattamento dell’85%, caratterizzata da granuli di grosse dimensioni e un maggiore quantitativo di componenti fibrose e germe del seme rispetto alle precedenti. E’ una farina che presenta ottime caratteristiche nutrizionali ed è più facile da lavorare rispetto alla farina integrale. Un buon compromesso per una panificazione naturale.

Farina Integrale: La farina integrale contiene l’intero chicco in tutte le sue parti, amido, crusca e germe del grano ed è per questo un alimento completo. Difatti è una farina che è stata sottoposta soltanto a una prima fase di macinazione e ha un tasso di abburattamento del 100%. Attenzione alle apparenze però. Non tutto il pane “ integrale” è integrale davvero. A volte è semplicemente pane bianco cui è stata addizionata crusca.

In quest’ordine, i diversi tipi di farina presentano quindi una quantità di crusca, germe e proteine via via crescente: la farina di tipo “00” è la più raffinata e proviene dalla parte più interna del chicco di grano; quella di tipo “2” è la più simile alla farina integrale grezza, che contiene invece tutte le parti del chicco macinato.

Quindi, ti starai chiedendo, il premio come miglior farina va a quella integrale? 🤔

Nì.

L’abbondante presenza di fibre che la caratterizza è sotto un certo punto di vista un vantaggio. Favorisce il transito intestinale, conferisce un maggior senso di sazietà, aiuta a controllare la glicemia, ci protegge dal rischio di diabete di tipo 2, da alcuni tipi di cancro e, come abbiamo visto, apporta un maggior contenuto di minerali, oligoelementi e vitamine. Ciò nonostante, bisogna tenere presente che un eccessivo apporto di fibra comporta anche un eccessivo apporto di fitati, ossalati o, più in generale, sostanze antinutrienti che ostacolano l’assorbimento di questi stessi minerali e vitamine.

Tuttavia, se non soffrite di colon irritabile, diverticoli e non l’avete mai provata, potete certamente cominciare a sperimentare mettendo le mani in pasta. Utilizzare inizialmente una miscela di farine diverse potrebbe essere un buon compromesso.

In conclusione le farine integrali, in condizioni fisiologiche sono assolutamente consigliate ma, come in ogni cosa, dovremmo cercare di evitare gli assolutismi e le estremizzazioni. Ogni persona è diversa dalle altre (thank God 🙏😅), ha esigenze nutrizionali diverse ed ogni caso va valutato a sé. Non esiste il giusto o sbagliato in senso generale, esiste solo una cosa: l’equilibrio ed il buon senso. 😉

“Tutto è uno. Questa idea della dicotomia è profondamente sbagliata. E niente meglio di un grande simbolo asiatico, in questo caso cinese, questa ruota con lo Yin e lo Yang, rappresenta la vita, l’universo… è l’armonia degli opposti. Perché non c’è acqua senza fuoco, non c’è femminile senza maschile, non c’è notte senza giorno, non c’è sole senza luna, non c’è bene senza male. E questo segno dello Yin e dello Yang è perfetto. Perché il bianco e il nero si abbracciano. E all’interno del nero c’è un punto di bianco e all’interno del bianco c’è un punto di nero.”

Tiziano Terzani.

Buona Domenica,

Alessandra

Un bicchiere di acqua calda e limone al giorno…

 

Vuoi disintossicarti, accelerare il metabolismo e sciogliere i chili di troppo più velocemente? Easy! Basta sorseggiare un bicchiere di acqua calda e limone appena alzati.

Wait, wait, wait….wait a minute! Tutti questi benefici sono reali o rientrano nella categoria pseudobufale del web? 🤔

Diamo uno sguardo più attento a ciò che bere acqua calda e limone può (e non può) fare per la nostra salute.

  • Azione disintossicante.

Secondo il web siamo tutti intossicati. Basta cercare su Google la parola DETOX per avere più di 77 milioni di risultati in 0,35 secondi. Sembra quasi che la maggior parte delle persone sia ormai sprovvista di fegato, reni, pelle e polmoni; organi che, costantemente, lavorano per eliminare tossine e sostanze chimiche, sia naturali che di sintesi, che altrimenti potrebbero danneggiare la nostra salute.

Quanto può effettivamente incidere un bicchiere di acqua calda e limone, lo quantificherei con una percentuale pari alla ripresa economica italiana. (Decidete voi gli zero dopo la virgola.)

Detox: termine pseudo tecnico utilizzato in strategie di marketing per il trattamento di condizioni inesistenti .

La base di questa argomentazione si trova in realtà nel limonene, un composto presente nella buccia del limone che, in topi da laboratorio, ha effettivamente dimostrato essere capace di aumentare la produzione di alcuni enzimi epatici coinvolti nella disintossicazione.

By the way, la quantità di limonene contenuta in un bicchiere di acqua e limone sarà davvero così rilevante per poter ottenere un benché minimo effetto sui nostri enzimi epatici? Concedetemi il beneficio del dubbio. =)

  • Azione alcalinizzante.

La dieta alcalina va tanto di moda. Sorvolando sul fatto che il suo inventore (nonché autore di diversi libri sul tema) è stato arrestato per esercizio abusivo della professione medica, truffa ed altri 16 reati; sarà vero che “alcalinizzando l’organismo” si vive meglio?

Ale ma dieta alcalina nel senso che se mangio le pile alcaline sto che è una meraviglia? Che intendi con alcalina? Spiegami un attimo.

Iniziamo con il dire che ogni soluzione ha un suo valore di pH (una scala di misura dell’acidità o della basicità di un composto). Questa scala va da 0 a 14; 0 per gli acidi più forti fino a 14 che rappresenta il massimo dell’alcalinità. Il valore intermedio della scala, il 7 o neutro, è quello dell’acqua distillata.

Il sangue ha un pH fisiologico che è compreso tra 7,38 e 7,42. Questo viene mantenuto tale per mezzo di meccanismi automatici basati sulla respirazione e, in misura minore, dall’attività dei reni. Il corpo fa di tutto per evitare questi minimi sbalzi, tuttavia, nel caso in cui qualcosa non dovesse funzionare esso entra in uno stato di acidosi metabolica o, al contrario, di alcalosi metabolica che rischia di portare alla morte in breve tempo.

A seconda del tipo di dieta è possibile alzare o abbassare il pH di saliva e urine, ma, (ricordatelo), non del sangue o del resto dell’organismo.

Per quanto riguarda l’effetto antitumorale della dieta alcalina invece, ecco qui il link e la spiegazione direttamente dal sito dell’AIRC.  Ubi maior…

  • Azione dimagrante.

Bere acqua calda e limone fa perdere peso? Secondo l’Academy of Nutrition and Dietetic, no. Tuttavia, se questa bevanda viene consumata come sostituto naturale di una bibita ad alto contenuto calorico, es. caffè molto zuccherato, succo di frutta (10% frutta 90% zuccheri) o Estathè allora magari si, direi di si.

Da notare inoltre che per aiutarci a perdere qualche Kg di troppo basterebbe bere di più. Acqua, si intende. 😉 La buona idratazione sembrerebbe infatti avere un effetto positivo sul nostro peso, appetito e termogenesi.

  • Buona fonte di Vitamina C

Buona ma non buonissima. Ne abbiamo dai 30 ai 50 mg per limone. Ne avremmo molta di più in rucola e peperoni. A questo proposito, nell’area riservata troverete un documento molto utile che correla vitamine con relative fonti vegetali. 🤓

Se l’intento è quello di prevenire il raffreddore sappiate anche che alcuni studi scientifici suggeriscono che la vitamina C, in realtà, NON previene l’insorgenza dei sintomi. Il rischio di sviluppare il raffreddore, assumendo la vitamina C, risulta invece ridotto (di un 50%) solamente in un sottogruppo di persone che vivono in condizioni climatiche estreme o soldati, sciatori o maratoneti.

Detto questo però, se volete continuare ad utilizzare questo rimedio per bere di più, assumere spezie benefiche come zenzero curcuma o cannella, aiutarvi in caso di difficoltà digestive, assorbire più Ferro dagli alimenti, incrementare la vostra dose giornaliera di vitamina C e sali minerali o più semplicemente perché vi fa sentire meglio, ben venga.

Attenzione al dentista però. Bere acqua calda e limone, alla lunga, danneggia lo smalto dei denti e potrebbe miracolosamente snellire il vostro portafogli. In caso, molto meglio utilizzare una cannuccia. 😉

“I believe when life gives you lemons (aka troubles), you should make lemonade…and try to find someone whose life has given them vodka, and have a party.” 🍸🍸🍸
― Ron White

Buona Domenica,

Alessandra.

La domanda più importante..

 

Tutti vogliamo sentirci bene. Vogliamo vivere una vita spensierata, felice e facile. Vogliamo innamorarci, avere relazioni da favola, principe azzurro e castello annessi. Vogliamo il fisico statuario. Vogliamo il look perfetto con la taglia perfetta e le curve al posto giusto. Vogliamo fare soldi, essere popolari, rispettati ed ammirati.

Sbaglio? Dai diciamocelo, chi non vorrebbe questo? E’ facile.

Se ti chiedessi “Cosa vuoi nella tua vita?” e tu mi rispondessi “Voglio essere felice, avere un lavoro e una famiglia”.. ti dirò, in realtà, non mi hai detto nulla.

Allo stesso modo, se ti chiedessi “Perché vuoi dimagrire?” E tu mi rispondessi “Perché il rischio cardiovascolare si abbassa.. le statistiche dicono, il medico dice… blablabla” non mi hai detto nulla. Niente di emozionale. Niente che conti davvero . Per te almeno.

Una domanda di gran lunga più interessante sarebbe questa:

“Cosa sei disposto a DARE per ottenere quello che vuoi?”

No aspetta, rimetti a posto il libretto degli assegni. 😉 Non parliamo di cose materiali, di soldi o del tipo pronto a vendersi il Molise per avere i biglietti del concerto dei Coldplay, no.

Mettiamola così:

“Cosa sei disposto a SOFFRIRE per ottenere quello che vuoi?”

Tutti vogliamo avere un lavoro incredibile e l’indipendenza finanziaria – ma potendo scegliere eviteremmo volentieri le settimane lavorative di 60 ore, le notti in bianco, i documenti antipatici, le scadenze e le gerarchie aziendali.

Tutti vogliamo relazioni da favola – ma se per l’happy ending dobbiamo fare il primo passo, affrontare conversazioni difficili o uno psicodramma emotivo in stile “Beautiful”, allora no, grazie.

Tutti vogliamo il fisico da top model – ma non tutti siamo disposti a seguire uno stile di vita sano, abbandonare la nutella, allenarci come si deve o semplicemente iscriverci in palestra.. che si sa.. con Ottobre ormai è quasi Natale, poi arriva Gennaio e facciamo che mi iscrivo direttamente dopo Pasqua.

Tutti nella vita vogliamo qualche cosa. E la vogliamo anche subito. Che il mondo va veloce e di aspettare non ci va nemmeno troppo. Vogliamo risultati immediati. Cerchiamo il miracolo, il genio della lampada o il piatto assorbi calorie, che, per la cronaca, esiste davvero… Forse vogliamo tutti l’uovo oggi piuttosto che la gallina domani. E nel frattempo dimentichiamo una cosa, quello che otterremo non è determinato tanto dai nostri desideri, ma dai sacrifici che siamo disposti a fare per ottenerli.

Nella vita non può essere tutto rose ed unicorni. Vogliamo mettere la bandiera in cima all’Everest, ma non sempre siamo disposti a fare la salita per arrivarci. Cerchiamo l’ascensore. 😅

Vogliamo la ricompensa ma non vogliamo faticare per ottenerla. Vogliamo cambiare stile di vita ma non vogliamo cambiare abitudini. Vogliamo la vittoria ma non la lotta.

Se giorno dopo giorno ci troviamo a voler qualcosa, mese dopo mese, anno dopo anno, ma non facciamo nulla; allora, forse, ci accontentiamo dell’idea.

Senti Ale, belle parole, bel tentativo ma, mi spiace, per me è no, come direbbe la Maionchi. Ci ho provato tante volte a fare questa benedetta dieta, sono a dieta permanentemente da almeno vent’anni… Credimi io cerco di perdere peso ma lui continua a trovarmi; ormai sono demotivata. Piuttosto, dove lo trovo il piatto che assorbe le calorie???

Si ma, il punto è: COME ci hai provato?

Per ottenere qualche cosa bisogna fare dei compromessi e sacrificare qualche aspetto della nostra vita. Sad truth, I know.

“Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettare risultati diversi.” – Einstein

Se non siamo effettivamente disposti a rinunciare a qualche cosa (alla TV, Facebook, al divano, al dolcetto dopo cena o agli all you can eat compulsivi) forse dovremmo rinunciare ai nostri obiettivi e accettare la vita che abbiamo adesso.

Una volta, al reparto di dietologia mi hanno detto: “Ale, se mai un giorno dovessi vedere che, nonostante tutto, una persona non perde peso, non è sbagliata la dieta; potrebbe anche essere che quella persona non è pronta a perdere peso. Non in quel momento.”

Ed è giusto cosi, (aggiungerei io). In alcuni momenti è inutile combattere contro la nostra psiche, fare mezzi sacrifici creandosi frustrazioni inutili ed illudersi che i risultati, prima o poi (forse più poi che prima), arriveranno. Se non sei pronto, aspetta.

Non si tratta dell’ultima rivisitazione di “No pain, No Gain”. Si tratta della componente più basica e semplice della nostra vita: “le nostre battaglie determinano il nostro successo”.

In più, se ci poniamo un obiettivo annuale, ma sotto sotto siamo i primi a non crederci, la nostra sarà solo fatica sprecata. Spesso, a demotivarci sono i nostri rimpianti e le cadute del passato. Ci dimentichiamo una cosa però, tutto dipende dal nostro stato mentale e dalla domanda più importante: “Fin dove sei disposto a spingerti?”

“Se pensi di essere sconfitto, lo sei.
Se pensi di non osare, non lo farai.
Se vuoi vincere, ma pensi che non ce la farai,
è quasi certo che non vincerai.
Se pensi che perderai, sei perso.
Perché fuori dal mondo capiamo che
il successo comincia con la volontà dell’individuo.
Tutto dipende dallo stato mentale.
Se pensi di essere un perdente, lo sei.
Per conoscere hai bisogno di te stesso per poter
vincere un premio.
La battaglia della vita non è sempre a favore
dell’uomo più forte o più veloce.
Ma prima o poi
chi vince è colui
che sa di potercela fare.” –Bruce Lee

Buona Domenica,

Alessandra

Dolcificanti: sicuri che siano meglio dello zucchero?

 

Oggi si parla di dolcificanti artificiali. Se siete a dieta vi consiglio vivamente di continuare la lettura..

Dovete sapere che da diverso tempo non utilizzo più lo zucchero. Né bianco né di canna né integrale né biologico né delle barbabietole del Timbuctù, niente. Tuttavia, tre mesetti fa circa, al supermercato mi sono lasciata tentare da una miscela liquida e trasparente a base di saccarina, acesualfame potassio e sodio ciclammato. Un dolcificante insomma.

Potevo dolcificare tutto. Magico!

Negli ultimi tempi comunque, nonostante l’appetibilità dei cibi fosse aumentata, ho anche notato un incremento esponenziale della fame.

Dopo aver dato la colpa al cambio di stagione, stress, ormoni, palestra, allineamento dei pianeti ho realizzato che, tutto sommato, nella mia alimentazione non avevo cambiato nulla, non avevo sicuramente incrementato di molto la mia massa muscolare e lo stress era pressoché costante.

Oggi si è accesa una lampadina.

Ma non sarà per caso che i dolcificanti fanno venire più fame ed invece che dimagrire, controllare il peso o rendere la vita più dolce ti ritrovi con 5 Kg in più? 🙇

Ebbene, qualche studio dice di si.

“Prendi una gioia. Ora posala che non è tua.”

Da alcune ricerche è emerso che, dopo soli 5 giorni, l’assunzione calorica in animali esposti a dolcificanti era aumentata di un 30%. In più, topolini cui era stato somministrato yogurt addolcito con saccarina (un particolare tipo di dolcificante) finivano per assumere nell’arco della giornata più calorie rispetto a quelli che lo avevano addolcito con il glucosio.

Sembra assurdo vero?

Ogni volta che mangiamo qualche cosa di dolce, il corpo si prepara ad assorbire i nutrienti con tutta una serie di adattamenti che arrivano fino alla secrezione ormonale. Tuttavia, quando la corrispondenza tra la dolcezza dell’alimento e il suo contenuto energetico viene a mancare, il cervello ricalibra la sensazione della fame e ci spinge ad assumere più calorie.

dolcificanti e fame

Inoltre, per completare il quadro, i dolcificanti artificiali, oltre a danneggiare in modo significativo il nostro microbiota (also known as: l’insieme dei microrganismi che vivono nel nostro intestino), diminuiscono anche i livelli di un ormone che, tra le altre cose, controlla il senso di sazietà: il GLP-1.

Alla lunga, tutto ciò potrebbe portare allo sviluppo di un’intolleranza al glucosio e far aumentare il rischio di insorgenza del diabete di tipo 2 – giusto perché di diabetici, sindromi metaboliche e donne affette da ovaio policistico ce ne sono poche. 😪

Quindi ricapitoliamo. Sei a dieta. Utilizzi il dolcificante. Hai più fame. Ti senti meno sazio. Mangi di più. Ingrassi. Ti disperi perché sei a dieta e la bilancia non scende. Vai a cercare alimenti dolci per consolarti… Un cane che si morde la coda insomma.

Ironia della sorte. Questi effetti negativi sono più pronunciati in animali ed in esseri umani geneticamente predisposti ad obesità e diabete. Ovvero, le stesse persone che più frequentemente ricorrono ai dolcificanti per controllare il peso.

Mai una gioia insomma.

La chiave di tutto è racchiusa in un parola: moderazione. Se pensate di trovare giovamento ( psicologico, soprattutto) dall’utilizzo dei dolcificanti artificiali per un determinato periodo di tempo per seguire un regime dietetico non troppo soft, utilizzateli. Se pensate di aver trovato un valido sostituto dello zucchero solo perché non ha calorie, alla luce di tutto quello che vi ho detto, il mio consiglio è di rivalutare l’importanza delle calorie nella vostra scala di priorità.

It’s not all about calories.

La questione dei dolcificanti artificiali è sicuramente complessa e negli anni andrà a chiarirsi sempre di più. Pertanto dobbiamo semplicemente inquadrarla per quello che è: uno dei mille fattori che interagiscono con la nostra salute e composizione corporea.

Anche qui, non è tutto oro quello che luccica. 

Have a sweet Sunday, 😉

Alessandra

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