Diete lampo: ecco perché ti ingannano..

 

Dove eravamo rimasti..? Ah si, ecco. Diete lampo. Perdi 10 Kg in 2 settimane ma sei, percentualmente parlando, più grasso di prima.

Il problema, come ti dicevo, non è QUANTO hai perso ma COSA hai perso.
L’iter in genere è questo. Leggi sul giornale della famosa dieta della carota con cui la vip di turno ha perso 20 Kg. Decidi di provare. Vedi subito la bilancia scendere. Abbini la famosa attività aerobica “leggera”. Dopo un po’ la bilancia non scende più. Tagli ancora le calorie. Ti senti stanco, il peso non scende comunque, il corpo è molliccio e le maniglie dell’amore sono ancora li. 🙄

dieta gioiaCosa è successo?
Alcuni studi hanno dimostrato che il corpo umano non è in grado di perdere più di 300 – 500g di grasso a settimana. Per cui, se negli ultimi sette giorni hai perso 5 Kg, facendo una semplice operazione scoprirai che, nella migliore delle ipotesi, hai perso 500 g di grasso e 4.5 Kg tra muscolo ed acqua. Hai abbassato il tuo metabolismo basale ed in % la tua massa grassa è aumentata.

Ricordi quando ho ti ho detto che digiunare non è un buon metodo per dimagrire? (Se non te lo ricordi puoi rileggere l’articolo qui ). 😉

Ecco, bene. Te lo confermo.

CONSIGLI..

  • Tra veder scendere la bilancia e vederti meglio allo specchio. Scegli lo specchio.

Il peso è un numero che non definisce assolutamente né chi siamo né la nostra forma fisica. Può variare di 2-3 kg, in più o in meno, in base al grado di idratazione, al tipo di alimenti ingeriti, all’esercizio fisico compiuto, al clima, al grado di stress e alle fasi del ciclo mestruale. Utilizza un metro da sarta per misurare le circonferenze, guardati allo specchio ed abbandona la bilancia.

  • Lascia stare le diete lampo, quelle squilibrate o i digiuni fai da te. Se vuoi dimagrire e mantenere nel tempo i risultati ottenuti molto meglio un cambiamento graduale (ma duraturo) ottenuto attraverso un regime alimentare bilanciato e personalizzato sulla base delle tue esigenze.
  • Se vuoi analizzare la tua composizione corporea rivolgiti ad un esperto e chiedi un’analisi bioimpedenziometrica. In questo modo potrai valutare il tuo stato di idratazione e, in maniera indiretta, la tua % di massa magra e grassa.

Ah, dimenticavo.. Lascia stare le bilance del supermercato a 49,90 € che fanno una stima della composizione corporea a partire dal peso. Hanno la stessa affidabilità del servizio AMORE + nome di LUI + nome di LEI al 48888.

  • Dimentica l’attività aerobica “leggera”. Se vuoi dimagrire, molto meglio lavorare di pesi. Cercare di aumentare la nostra massa muscolare ci permetterà in seguito di innalzare il metabolismo basale e concederci qualche sgarro in più senza il timore di ingrassare.

Per concludere, teniamo presente che tutte le diete last minute che mirano solo ed esclusivamente alla perdita di peso e che come risultato intaccano la massa magra sono diete fallimentari..

Sono diete che incluso nel pacchetto hanno anche l’effetto yo-yo. Garantito.

Occhio alle strade troppo facili. Non è tutto oro quello che luccica, a volte è un amo. 🎣

“La regola secondo me è: quando sei a un bivio e trovi una strada che va in su e una che va in giù, piglia quella che va in su. È più facile andare in discesa, ma alla fine ti trovi in un buco. A salire c’è più speranza. È difficile, è un altro modo di vedere le cose, è una sfida, ti tiene all’erta.” – Tiziano Terzani

Buona Domenica,

Alessandra

 

Diete lampo: quello che le bilance non dicono..

 

Vuoi far scendere la bilancia di 30 Kg nel più breve tempo possibile?

Nessun problema. Ti do una soluzione facile, immediata ma soprattutto sicura per la tua salute (e per la tua linea).

Vai sulla Luna.

Per scoprire il tuo peso sulla Luna o su altri pianeti controlla qui. Puoi scegliere la destinazione in base ai Kg che vuoi perdere..

Sarcasmo a parte… :mrgreen:

Grazie alla fisica sappiamo che il peso di un corpo rappresenta la forza con cui la Terra ci attira a sé. Quindi, quello che leggi tutte le mattine sulla bilancia è solo ed esclusivamente un numero. Non dice assolutamente nulla sulla tua forma fisica. Non ci dice se sei magro se sei grasso se sei in forma o fuori forma. Nulla.

Facciamo un esempio pratico. Prendi due ragazze della stessa altezza, una pesa 60 Kg una 65 Kg. Secondo te, ad occhio, chi sembrerà più magra?

La risposta più ovvia sarebbe “quella di 60 Kg”, giusto?!

Visto che per la Legge di Murphy niente è facile come sembra, la ragazza più magra potrebbe anche essere quella di 65 Kg. Ti vedo perplesso.. =)

Ti spiego. Tra perdere peso e dimagrire c’è una differenza abissale. Il grasso pesa meno del muscolo ma, a parità di peso occupa più volume.  fat vs muscles

Per perdere peso non ci vuole un genio o una laurea in chissà quale disciplina scientifica; basta correre una maratona, digiunare, fare una dieta sbagliata o un viaggetto su Marte.

Dimagrire è tutta un’altra storia. Dimagrire vuol dire cambiare il rapporto tra massa magra e massa grassa.

Questo è anche il motivo per cui le famose diete lampo, quelle del tipo “perdi 10 kg in due settimane” sono in realtà diete che fanno ingrassare.

Cioè Ale, fammi capire…faccio due settimane di dieta del minestrone, sacrifici e corse con il k-way; vedo scendere la bilancia di 5 Kg e tu mi dici che sono ingrassata?

Esattamente.

“Avevo deciso di fare una dieta draconiana, eliminando alcol, grassi e zucchero. In due settimane ho perso 14 giorni.”  – Tim Maia

Il problema non è QUANTO hai perso ma COSA hai perso. Te lo sei mai chiesto?

Ti lascio in sospeso…il resto arriva Domenica, as always. 🙂

Buona giornata,

Alessandra

 

 

Dormire bene per dimagrire meglio: 6 abitudini efficaci.

 

Consigli pratici per dormire bene, evitare che la mattina ci confondano con gli attori del telefilm “The walking dead”, ritrovare la forma fisica ed il benessere.

“Sempre cara mi fu quest’erma insonnia” – cit

I problemi di sonno riguardano il 99,9% della popolazione mondiale. Hai presente Brahms? L’inventore della ninna nanna… ecco, era insonne.

Esistono persone che soffrono di veri e propri disturbi del sonno, in questi casi l’unica cosa intelligente da fare è rivolgersi ad uno specialista; per molte altre persone dormire male è soltanto questione di cattive abitudini o ansie passeggere: in questi casi, per migliorare il proprio sonno bastano alcuni piccoli accorgimenti.

  • Spuntino della buona notte

La premessa per un buon sonno è prima di tutto una buona digestione: andare a letto con lo stomaco vuoto o con lo stomaco troppo pieno rende difficoltosa la fase dell’addormentamento.

Un bicchiere di latte o uno yogurt greco prima di andare a letto ti aiuteranno non solo contro i brontolii di pancia ma anche a fornirti la giusta dose di triptofano, precursore della serotonina, a combattere l’ansia, favorire il sonno profondo e preservare la tua massa muscolare.

Difatti, Secondo quanto pubblicato in Medicine and Science in Sports and Exercise, le caseine (ovvero le proteine contenute nei latticini), richiedendo diverso tempo per essere digerite, aiutano a mantenere stabili i livelli di amminoacidi nel flusso sanguigno per sette o più ore durante la notte. Considerando che durante il sonno la sintesi proteica aumenta, riparando le fibre muscolari danneggiate e costruendo nuovi tessuti, questo processo, non solo sostituisce il tessuto muscolare distrutto, ma aggiunge anche un nuovo strato di massa magra. Non male direi..

  • Abbassa il termostato.

Oltre a dormire meglio, abbassare la temperatura un paio di ore prima di andare a letto, ti aiuterà a bruciare più calorie utilizzandole come fonte di calore. Non serve arrivare all’ibernazione, dei trattamenti anti-aging magari ne parliamo un’altra volta. 😀

  • Relax! Libera la mente.

Spesso a tenerci svegli non è il cinghiale che ci saltella sullo stomaco, sono proprio i nostri pensieri. Andare a letto terrorizzati alla sola idea che non riusciremo a prender sonno o pensare a tutti  gli impegni del Lunedì non è sicuramente uno dei migliori presupposti per un sonno sereno. Sapevi che la notte tra domenica e lunedì è quella più soggetta ai fenomeni di insonnia? Effetto tristemente noto come “Sunday Night Insomnia”. Prima di ricorrere al Valium prova a mettere per iscritto gli impegni del giorno successivo o tenere un diario in cui travasare i pensieri che ti angosciano..  tranquillo che domani mattina saranno sempre lì ad aspettarti. 😉

  • Spegni il cellulare.

Di sicuro sarai già a conoscenza del fatto che la luce blu del tuo smartphone abbassa drasticamente i livelli di melatonina. Inoltre, uno studio condotto dall’Università di Granada ha messo in evidenza una relazione molto stretta tra i bassi livelli di questo ormone e l’aumento di peso. Discorso interessante ma, a mio parere, da approfondire; sia per i modelli sperimentali utilizzati sia per le quantità di integratore assunte… Se siete curiosi potete trovare l’articolo qui.

Anyway, nel dubbio, spegni il tuo telefono almeno mezz’ora prima di andare a letto o attiva il nightshift.  Non sai cos’è il “nightshift” ?! Tranquillo, fino a qualche mese fa nemmeno io. 😀 Per maggiori info leggi qui.

  • Via la luce.

Il buio induce la nostra ghiandola pineale a produrre melatonina e comunica al nostro cervello che è ora di andare a dormire. Non basta. Le persone che dormono in stanze buie hanno il 21% di probabilità in meno di diventare obese.

Persiane, tende, mascherine…quello che volete.  Fate qualche cosa.. sonno

  • Attento agli alcolici.

Sfatiamo il mito. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Alcoholism: Clinical & Experimental Research,  l‘alcol riduce la quantità di tempo che passiamo nella famosa fase REM (quella dei momenti oculari rapidi associata a una maggior produzione onirica) e rende il nostro sonno via via sempre meno riposante.

Niente da fare, bere la grappa alla camomilla prima di andare a letto, is not the way.  

La leggenda narra anche che se non riesci a dormire la notte è perché sei sveglio nel sogno di un altro…

Visto che migliorare il proprio sonno significa migliorare la propria giornata, facciamoci un favore, pensiamoci di giorno. 🙂

Buona Domenica,

Alessandra

Per dimagrire? Basta dormire…

 

E se ti dicessi che dormire bene è una delle abitudini più efficaci per perdere peso?

Ale, ti direi, smettila di dire cavolate che poi non ti crede più nessuno. 😀

Aspetta. 🙂 Non ti sto dicendo che per dimagrire “basta” dormire… ciao palestra, ciao dieta.

Il titolo era leggermente provocatorio, lo ammetto; tuttavia, secondo uno studio di qualche anno fa, nemmeno troppo. A parità di calorie assunte, le persone che dormono 8,5 ore per notte perdono quasi il doppio in termini di massa grassa, rispetto quelle che dormono 3 ore in meno.

Perché?

La spiegazione va ricercata a monte. Dormire poco aumenta i nostri livelli di stress; di conseguenza fa aumentare il cortisolo, l’infiammazione ed il tutto influisce sulla nostra sensibilità all’insulina.

Il cortisolo spinge infatti l’organismo a immagazzinare più grasso e a utilizzare tendenzialmente i muscoli, quale fonte di energia… Per farla breve, un costante regime in stile notte da leoni porta a perdere più muscoli e accumulare più grasso.

Tra gli effetti collaterali delle notti in bianco troviamo anche:

  1. Poca lucidità. Emozioni e desideri amplificati. Le conseguenze sulla linea sono facilmente immaginabili. 😀
  2. Poca lucidità (parte II). A livello cerebrale, la vista di un Big Mac con pancetta, farà accendere il nostro centro per la ricompensa in stile Las Vegas. Considerando le 850 Kcal per porzione , direi che, anche qui, le conseguenze sulla linea sono facilmente immaginabili.
  3. Fame da lupo. L’aumento significativo di alcuni ormoni, come ad esempio la grelina, incrementerà in modo esponenziale (fino al 22%) la nostra fame.
  4. Eccesso calorico. Assunzione di un surplus giornaliero di 546 Kcal a fronte di una privazione di sonno anche di soli 80 min. Ouch.

Dormire bene abbassa inoltre di un 45% il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. Sapevatelo, direbbe qualcuno. insonnia

E tu? Quante ore dormi ogni notte? Se conti le pecore. Poi i maiali. Poi le mucche. Gli esseri umani. I pianeti, le stelle, le galassie e poi fai colazione non perderti il prossimo articolo 💡 : come “dormire bene per dimagrire meglio, 6 abitudini efficaci.

A Domenica 😎 ,

Alessandra

Diete da fame: come evitare i crampi allo stomaco.

 

Diciamocelo, agli occhi di molti le diete sono una delle invenzioni più strazianti che la società civilizzata abbia mai fatto.

Attento alle calorie, la pasta assolutamente no, la pizza come ci pensi, la carne è veleno.. ormai non parlerei nemmeno più di dieta; nel caso di alcuni è proprio fotosintesi clorofilliana.

Se stiamo diventando una società di dietofobi perennemente affamati che le calorie iniziano a sognarsele di notte, probabilmente, stiamo sbagliando il nostro approccio nei confronti del cibo.

Come ben sappiamo non tutte le calorie sono uguali e la scelta di ciò che mangiamo (o mangeremo) è influenzata da aspetti sensoriali, ormonali e psicologici ma anche dall’indice di sazietà degli alimenti.

Senti Ale, sono già a conoscenza di tutte le teorie da dietopsicologi americani. Credimi, ci ho provato.. la porzione di lasagne al forno adagiata su un piattino da caffè (rosso eh! – che, dicono, riduca la fame del 44%) o il tramutare i ravanelli in fiorellini, pomodori in cestini filigranati e carote in bassorilievi riproducenti scene mitologiche per mangiare le verdure crude e scondite.. no, non funziona. Io c’ho fame!! funny-diet-pictures-instagram-3

“La dieta è quella cosa che a pranzo mangi l’insalatina bio del contadino, a merenda la carotina del contadino e a cena il contadino” – cit.

Non si tratta di questo. Niente piattini colorati o autosuggestioni. Si tratta di mangiare facendo delle scelte intelligenti.

Mi spiego meglio. Nel 1995, una ricercatrice australiana, tale Suzanna Holt, ha avuto la brillante idea di classificare gli alimenti in base alla loro capacità di saziare e calmare la fame fino al pasto successivo. Questo parametro prende appunto il nome di “indice di sazietà” (SI – Satiety Index). Una dieta composta da alimenti ad alto SI porterebbe quindi ad essere più sazi e a ridurre in modo naturale l’introito calorico quotidiano.

In questo studio, i ricercatori hanno somministrato ad un gruppo di volontari delle porzioni isocaloriche (cioè dello stesso valore calorico-240 Kcal) di 38 diversi tipi di cibo, per poi registrare sia il senso della fame percepito a seguito di ogni ingestione  sia la quantità di cibo assunta dopo due ore in un buffet libero..

Grazie a questo studio oggi sappiamo che mangiare patate bollite (non fritte, bollite 😉 ) è sette volte più saziante che mangiare brioches e che i prodotti preparati con cereali integrali saziano il doppio rispetto a quelli preparati con cereali raffinati.

Anche la composizione del cibo gioca un ruolo fondamentale nel determinare la sensazione di sazietà: gli alimenti più ricchi di grassi sono risultati meno sazianti rispetto a quelli più ricchi di carboidrati e questi ultimi indurrebbero un minore senso di sazietà rispetto ai cibi ricchi di proteine e fibre.

Altro fattore non trascurabile è il volume di cibo ingerito e la sua capacità di trattenere acqua. Difatti, maggiore è il volume degli alimenti, maggiore è la distensione gastrica, maggiore è la sensazione di pienezza.

In linea generale, maggiore è il contenuto di fibre, proteine, e acqua in un cibo, maggiore sarà il senso di sazietà.

Dallo studio è emerso che la frutta sale sul podio come categoria di cibo più saziante, al secondo posto abbiamo i cibi ricchi in proteine e al terzo quelli ricchi in carboidrati (non raffinati).

I ricercatori sottolineano tuttavia l’importanza di non generalizzare visto che le differenze all’interno di uno stesso gruppo possono essere rilevanti: utilizzando il pane bianco come valore di riferimento (100%), tra la frutta si va dal 202% dell’arancia al 118% della banana, mentre tra i cibi proteici si passa dal 133% delle lenticchie al 225% del pesce. Per la lista completa degli alimenti analizzati accedi all’area riservata! Troverai il link e la password nella mail che ti ho inviato. 😎

Quindi da domani arance e patate a pranzo e cena?!

Attenzione a non semplificare troppo. Questa classificazione è stata fatta considerando le 2 ore successive ad un pasto. Alimenti che possono risultare soddisfacenti nel breve termine potrebbero anche portare ad un rapido aumento della sensazione di fame in tempi più lunghi.

Piuttosto che pasti composti esclusivamente da frutta e gallette molto meglio un mix tra carboidrati complessi, ad esempio del pane o della pasta integrale , delle proteine magre, tonno o roastbeef, verdure, una mela, e un filo di olio d’oliva o frutta secca. In questo modo possiamo  tenere a bada la fame per un tempo nettamente più lungo.

Ulteriore consiglio: appena finito il pasto andate a lavarvi i denti. Non che il dentifricio abbia un indice di sazietà definito, tuttavia il suo sapore frenerà la vostra voglia di continuare a mangiare. :mrgreen:

Benché utile per avere un’idea adeguata del potere saziante dei diversi alimenti, l’importanza di questo parametro andrebbe comunque presa con le pinze. L’SI, calcolato sulla base del semplice senso di sazietà dai volontari del test, rappresenta infatti  un dato forse più soggettivo che scientificamente quantificabile.

Per farti un esempio: prendi i pop corn. Sono valutati con un indice di 154. Adesso, so che potrei diventare ai tuoi occhi la nutrizionista migliore del mondo, malgrado ciò, ad inserire in una dieta uno spuntino a base di pop corn al cioccolato, caramello, super salati o ricoperti al burro, basandomi solamente sull’indice di sazietà, proprio non ce la faccio. Don’t judge me. 😀

Credo che il buon senso e la scelta di alimenti di qualità dovrebbero venire prima di qualsiasi numero, cifra o classificazione. Non credi?

[Non starai mica pensando ancora ai pop corn?!]

Buona inizio settimana!

Alessandra.

Photocredit-passiondupain

 

Olio di palma: molto rumore per nulla.

 

Volevo dire la mia sull’olio di palma con un semplice post di Facebook, poi ho capito che la capacità di sintesi non è il mio forte.

COS’E’?

L’olio di palma è un olio vegetale che appartiene alla categoria degli acidi grassi saturi. E’ stato introdotto negli alimenti a sostituzione dei ben più pericolosi acidi grassi idrogenati (cuore e arterie ringraziano).

DOVE LO TROVIAMO?

Lo ritroviamo in una lunghissima lista di biscotti, merendine, farciture dei dolci confezionati, nelle creme spalmabili e prodotti per l’infanzia.

FA MALE?

Dipende da quanto ne consumiamo. Trattandosi di un grasso saturo, va considerato esattamente come tutti gli altri grassi saturi che, ad ogni modo, sono contemplati all’interno di una dieta varia ed equilibrata. Una soglia accettabile? Inferiore al 10% delle kcal totali della giornata. Ad esempio, se si considera un fabbisogno di 2.000 kcal l’apporto non dovrebbe superare le 200 kcal al giorno equivalenti a 22 g circa.

COME E’ NATO IL PROBLEMA DELL’OLIO DI PALMA?

Al contrario di quello che molti pensano, il problema dell’olio di palma è perlopiù ambientale. La sua coltivazione comporta infatti un massiccio abbattimento delle foreste tropicali.

LA MIA OPINIONE.

Gli effetti collaterali sull’ambiente ci sono, e sono innegabili. Tuttavia, utilizzare l’impatto ambientale di questo alimento per demonizzarlo dal punto di vista nutrizionale, non credo sia giusto.

Bisogna fare chiarezza, soprattutto perché il problema dell’olio di palma si sta trasformando in un business per le aziende.

Dal punto di vista nutrizionale, in quanto acido grasso saturo, sarebbe bene non eccederne nell’utilizzo. Tuttavia, bisognerebbe ricordare che anche altri alimenti sono fonti di acidi grassi saturi; tra questi: i tagli grassi della carne, la pelle del pollo, prodotti a base di carne quali salsicce e polpettoni, il latte intero e tutti i prodotti caseari come formaggi e panna, burro, burro di ghee e lardo e olio di cocco.

Quindi, se mangi i biscotti senza olio di palma (ma che hanno il burro e magari costano anche qualche cosa in più), il risultato finale in termini salutistici non cambia. Ti stanno praticamente prendendo in giro.

Se mangi i biscotti senza olio di palma ma poi ti fai tutti i giorni un panino con il salame, il risultato finale  in termini salutistici, allo stesso modo, non cambia.

Se mangi i biscotti senza olio di palma perché confidi in un’agricoltura più sostenibile, hai tutta la mia stima! :mrgreen: Potresti trovare qualche altro buon consiglio nel mio precedente articolo.

Se mangi i biscotti senza olio di palma solo perché “dicono” faccia male, hai fatto bene ad iscriverti al blog. 😎

In più, considerando che l’olio di palma si trova in tutti prodotti processati e/o confezionati, possiamo anche non demonizzarlo, basta variare la nostra alimentazione ed inserire come alternativa per colazione e spuntini qualche cosa di più sano e naturale: frutta, frutta secca, fiocchi d’avena ecc.

Fammi sapere cosa ne pensi nei commenti.

Palm&Love,

Alessandra.

*photocredit:vickie-liu

Alimentazione sostenibile. (parte II)

 

Un’alimentazione sostenibile prevede il consumo di cibo nutrizionalmente sano, ricco di cibi locali e tradizionali, equo e accessibile per tutti.

Prevede inoltre una bassa impronta in termini di uso di suolo e di risorse idriche impiegate, basse emissioni di carbonio e azoto, conservazione della biodiversità e degli ecosistemi.

“Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare.” – Andy Warhol

Come ti ho detto nello scorso articolo, la nostra impronta ecologica è purtroppo drammaticamente insostenibile e l’8 agosto 2016 abbiamo esaurito tutte le risorse naturali a disposizione per l’anno in corso.

Oggi ti elencherò altre 5 buone abitudini per sentirci meno in colpa con le generazioni future.

  • SCEGLI IL BIO.

L’agricoltura biologica (ma biologica davvero), oltre a fornirci alimenti sani ci assicura anche il minor consumo di energia e le più basse emissioni di CO2 sul mercato. Per legge (definita nel Regolamento CE n. 834/07) gli alimenti biologici non possono essere prodotti con pesticidi e sostanze chimiche, mentre agli animali non possono essere somministrati antibiotici ed ormoni.

  • CERCA DI NON ACQUISTARE PRODOTTI CON TROPPI IMBALLAGGI.

Viviamo in un mondo usa e getta. Ciascun italiano produce oltre 528 kg di rifiuti l’anno.. un po’ troppi, che dici?

Circa il 40% dei rifiuti che finiscono in discarica sono imballaggi. Se ci aggiungiamo l’energia consumata per produrli e trasportarli possiamo immediatamente farci un’idea del perché sarebbe cosa buona e giusta tenere in macchina una borsa per la spesa riutilizzabile. Una serie di negozi fanno a meno degli imballaggi e vendono tutti gli alimenti al chilo, dalla pasta alle spezie, dai dolciumi alle uova; fare quotidianamente questa scelta contribuisce alla nostra alimentazione sostenibile.

  • INIZIA A CUCINARE.

I piatti pronti, precotti e preconfezionati hanno impatti molto alti sull’ambiente. Per questo è importante scegliere alimenti semplici e cucinare in casa partendo dalle materie prime.

Non serve essere ai livelli di masterchef, tuttavia, se non hai nemmeno una vaga idea di come si accendano i fornelli, iscriversi ad un corso di cucina potrebbe essere utile non solo per migliorare la nostra alimentazione ma anche la nostra vita sociale. 😉

  • BEVI L’ACQUA DEL RUBINETTO.

Comprare bottiglie di plastica quando dai nostri rubinetti sgorga acqua potabile è completamente insostenibile.

Sapevi che per smaltire una bottiglia in plastica servono circa 5000 anni?

Se proprio non riesci a bere quella del rubinetto utilizza le bottiglie in vetro o almeno riutilizzale. Se vuoi qualche spunto creativo consulta questo link.

  • EVITA SPRECHI AI FORNELLI.

Cucinare a castello, sfruttare il calore del forno spento da poco per riscaldare gli alimenti, stare attenti che la fiamma non vada oltre i bordi delle pentole e altri piccoli trucchi come questi ci aiuteranno a risparmiare energia in cucina e tagliare l’importo della bolletta.
Hai mai sentito la frase “Il futuro è nelle nostre mani”?.

Frase bellissima quanto rischiosa. Siamo artefici del nostro destino ma allo stesso tempo siamo responsabili di ciò che la comunità umana farà o NON farà oggi.

“Il momento migliore per piantare un albero è vent’anni fa. Il secondo momento migliore è ADESSO.” – Confucio

Non ti chiedo di cambiare radicalmente tutte le tue abitudini dall’oggi al domani ma di adottarne almeno una tra le 10 che ti ho elencato.. Pronto ad accettare la sfida?

Niente scuse: la nostra reale volontà di cambiare vita la dimostriamo attraverso questi gesti.

Se anche tu ci tieni a non dover traslocare troppo presto dal nostro pianeta, aiutami a condividere questo post!=)

Buona Domenica,

Alessandra.